Si è svolto sabato, nel Cortile d'Onore di Palazzo d'Accursio, un presidio per esprimere solidarietà e vicinanza al popolo francese. Le forze democratiche della città hanno accolto l'appello lanciato in mattinata dal Sindaco di Bologna, Virginio Merola.
Il Consiglio comunale di Bologna ha ricordato le vittime degli attentati di Parigi. In apertura è intervenuta la presidente Simona Lembi, l'avvocato Giuliano Berti Arnoaldi Veli, Console Onorario di Francia e Marie Alix Duret, presidente dell'associazione Bologne Accueil, in rappresentanza della comunita francese presente a Bologna. Ha concluso questo momento l'intervento del Sindaco Virginio Merola al cui termine il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime.
Di seguito il discorso tenuto dal Sindaco nel Cortile d'Onore di Palazzo d'Accursio:
"Care cittadini, signor Console Onorario di Francia, signor direttore dell'Alliance Francaise, signor Prefetto, signor Rettore, autorità civili e militari, vi ringrazio per avere risposto al mio appello di unirci assieme subito,questa sera, è un fatto importante. Dobbiamo, questa sera, fare partire una prima risposta ferma contro il terrorismo, schierarci senza equivoci contro l'odio e la devastazione crudele del terrorismo dell'Isis e stringerci al popolo francese che ha dovuto subire i vili attentati di ieri a Parigi. Il nostro pensiero fraterno va alle vittime innocenti, ai morti, ai feriti, ai loro familiari. Stasera qui siamo tutti parigini, come sapete. Parigi è la città simbolo che da tanto tempo ha fatto della pluralità, degli stili di vita e della convivenza fra persone di cultura, religione e origini diverse il fulcro della sua forza attrattiva e della sua infinita bellezza. Le città europee sono l'origine e il motore della progressiva costruzione della democrazia delle nostre nazioni e dell'Europa, sono luoghi da abitare in senso pieno, nella pluralità dei modi di abitare le città che forma una comunità democratica. Le città europee con Parigi in prima fila, e con lei Bologna, sono il cuore pulsante, vivo, quotidiano dei valori che fondano e che attuano una democratizzazione della vita quotidiana tra le persone.
Ieri a Parigi si è cercato di negare il valore supremo della convivenza fra persone diverse, si è voluto negare la democrazia alla radice che è la convivenza tra liberi ed eguali. I terroristi vogliono impedire che si possa vivere liberamente nelle nostre città. Vogliono spingere i cittadini a rinchiudersi dentro una dimensione privata e a vivere nell'ansia e nel sospetto. L'Isis in nome di un'ideologia islamista assurda, bestemmia il nome di Dio mentre colpisce persone innocenti.
La lucida follia di questi criminali è un attacco selvaggio e crudele ai valori dell'umanità, ai valori di libertà, eguaglianza e fraternità che tutte le religioni monoteistiche e la Francia hanno donato ai popoli del mondo. La strategia è quella di fare paura, di alimentare la paura e attraverso questa regredire gli spazi di libertà religiosa, politica, sociale in Europa e nel mondo. E' necessario perciò, è giusto e prioritario, ritrovare subito e per il futuro le ragioni che uniscono attorno ai valori della democrazia e che ogni forza politica a cominciare da ogni Sindaco, da ogni Consiglio comunale, affinché non si lascino dividere ma lavorino insieme alle forze sociali della propria comunità per il comune obiettivo di reagire il terrorismo rafforzando la democrazia.
Non si deve rispondere all'odio con l'odio, al rancore con il rancore, alla violenza con la violenza.
L'uso legittimo della forza è affidato dalle leggi democratiche e dal controllo dei parlamenti liberamente eletti alle forze armate e alle forze di polizia. La forza democratica contro la violenza terrorista non è fatto però solo dei militari e dei poliziotti a cui rivolgiamo il nostro apprezzamento per l'operato quotidiano in difesa della nostra Repubblica e per la nostra sicurezza: è fatto di un ordine umano che viene prima dell'ordine pubblico. La forza della democrazia è fatta anche e soprattutto dalla capacità di non avere paura, da non farsi intimorire dai terroristi, di non rinunciare ad essere cittadini, cioè di prendere parte ancora di più alla vita pubblica, allo spazio pubblico a questa bellissima Piazza Maggiore.
E di farlo, ad esempio, le parole di Gandhi, una delle frasi di Gandhi: "l'assenza di paura è il primo requisito della spiritualità, i codardi non potranno mai essere morali".
I vigliacchi senza morale e senza nessun credo dell'Isis ci vorrebbero codardi, atterriti, ma i vigliacchi sono loro, questi assassini senza scrupolo che colpiscono per creare caos e con il caos la paura che acceca, che rende ognuno indifferente all'altro o, peggio, che individua nell'altro, nel proprio vicino, nel proprio cittadino che viene da un altro paese o un altra regione il nemico interno da sopprimere.
Vedo qui stasera rappresentanti dei partiti, delle associazioni, del mondo dei lavoratori. Tutti noi sappiamo bene che Bologna non ha avuto paura in tempi passati e difficili, lo testimonia la Medaglia d'oro alla Resistenza partigiana e la Medaglia d'oro al valor civile per come i bolognesi reagirono alla strage del 2 agosto 1980. Per questo, come cittadini di Bologna libera, democratica e valorosa - senza alcuna retorica - prendiamo insieme l'impegno che saremo all'altezza di questo passato, che ci sentiamo ingaggiati come persone e come comunità a riaffermare la nostra morale universale, il nostro messaggio universale di pace, di libertà di tutto il mondo, di uomini e donne, libere e uguali nel nostro presente e per il futuro dei nostri giovani.
W la Repubblica francese, W l'Europa unita".