Bologna sta dimostrando una buona risposta e collaborazione nell'impegno a separare i rifiuti: i cittadini, con costanza e sacrificio, hanno portato la raccolta differenziata a una media del 45% con un picco di quasi il 60% nel centro storico, dove sono entrate in funzione le mini isole interrate e la raccolta domiciliare con sacchi.
Parallelamente, il fenomeno degli abbandoni ha fatto registrare negli ultimi tempi una crescita, non solo di materiali di grandi dimensioni, ma anche di sacchetti di rifiuti. La maggior parte dei bolognesi rispetta le regole, ma c'è chi si chiama fuori e in strada abbandona di tutto, quasi che la città fosse di altri.
"Ogni volta che si cambiano abitudini di vita è normale che ci siano fenomeni di questo tipo. Non è una situazione di emergenza, ma non vogliamo permettere che poche persone danneggino l'immagine della città, spiega il Sindaco Virginio Merola, e complichino la vita ai cittadini che nella stragrande maggioranza fanno la loro parte. Per questo abbiamo chiesto ad Hera di sviluppare una campanga mirata per far comprendere che chi abbandona i rifiuti offende la sua stessa città e dobbiamo davvero collaborare tutti nel rispetto delle regole".
Il capillare lavoro di informazione che ha accompagnato il grande cambiamento delle isole interrate nel centro storico e la raccolta domiciliare – assieme all'introduzione della calotta nel quartiere Savena - ha indubbiamente sortito un effetto positivo, visto il balzo in avanti registrato nella raccolta differenziata. Nel centro storico si è passati da un 17% di rifiuti raccolti separatamente a oltre il 60%, mentre al quartiere Savena, dal 47% al 57%.
Ma sono ancora troppi i comportamenti difformi e fuori dalle regole che tendono a offuscare gli sforzi compiuti quotidianamente dai cittadini che si impegnano.
Per porre un freno l'Amministrazione Comunale, in collaborazione con Hera, ha deciso di mettere in atto un'articolata serie di azioni e strumenti, con lo scopo di ricordare le regole che stanno alla base della separazione dei materiali e della convivenza civile in una città.
E' nata, quindi, una campagna informativa rivolta principalmente a coloro che, ignorando i giusti comportamenti, "offendono Bologna".
Un messaggio che vuole, al contempo, "insinuare" un senso di "colpa" e dare a chi le regole le rispetta la certezza che l'Amministrazione vigila e argina.
Da qui il contenuto della campagna: una macchina in sosta dove non dovrebbe essere – le strisce pedonali - ricorda l'illecito e la multa. Una macchina fatta però con tutto ciò che nella strada viene trovato: sacchi di vari colori, elettrodomestici, materassi e tanto altro...
Autobus, poster, flyer nella TARI e depliant multilingue saranno gli strumenti per comunicare con residenti, studenti e commercianti e risvegliare il senso civico.
Gli abbandoni: qualche numero
Nel 2015 in città sono state recuperate in strada oltre 5.000 tonnellate di rifiuti (sia ingombranti vari che RAEE): di questi, solo 820 tonnellate erano rifiuti per i quali era stata concordata la collocazione con appuntamento per il ritiro gratuito. Solo tramite l'app il rifiutologo.it sono giunte oltre 9.000 segnalazioni di abbandono.
Un fenomeno importante non solo per l'immagine complessiva della città, ma anche per quello che significa in termini economici il recupero di materiali lasciati senza preventivo accordo.
Agli abbandoni di materiali di più grandi dimensioni si è unita anche l'abitudine di lasciare in strada, in giorni e orari non corretti, sacchi di carta, plastica e indifferenziato che, invece, hanno un giorno e orario di esposizione prestabiliti.
Lo scorso anno le GEV (guardie ecologiche volontarie) hanno elevato quasi 700 sanzioni a fronte di circa 1.000 ispezioni.
Tutto questo ha contribuito a generare una maggior percezione di degrado e sporcizia che mal si accorda con lo sforzo importante che è stato fatto fino ad ora per rendere Bologna una città i attrattiva per i turisti e gradevole e pulita per chi la abita.