Di seguito il discorso del Sindaco Merola.
“Gentili familiari, autorità,
voglio dare l'estremo saluto a Giorgio Guazzaloca, nostro Sindaco dal 1999 al 2004, sesto Sindaco della storia repubblicana di questo Comune.
Nella nostra storia politica e amministrativa Giorgio Guazzaloca ha rappresentato un punto di svolta importante, che ha segnato gli anni successivi.
E' stato già sottolineato in questi giorni: con lui è salito a Palazzo d'Accursio il primo Sindaco non di sinistra, il protagonista di un risultato elettorale che fece scalpore. Basta andare a rileggere i resoconti sulla stampa di allora, sia nazionale che internazionale.
Vinse le elezioni con l'idea di una lista civica, capace di offrire a una situazione bloccata in città, per errori e presunzioni di chi la governava dal dopoguerra, una nuova prospettiva fondata sul superamento delle contrapposizioni tra destra e sinistra e tesa a valorizzare la civicità, intesa come convergenza per il bene comune e l'interesse generale.
E' noto che, come molti altri, ho contrastato la sua elezione e ho poi lavorato per riaffermare una guida di centrosinistra per la nostra città.
Vorrei tuttavia sottolineare come questo tema dell'alleanza civica per il governo della città sia più che mai attuale di fronte alla crisi dei partiti e della nostra democrazia. E' importante oggi, per me e per noi, ricordare questo aspetto del progetto di Giorgio Guazzaloca, che è stato poco evidenziato e che invece ha ancora piena attualità. Lo ritengo necessario per dare il dovuto rilievo e soprattutto, oggi che a lui diamo l'ultimo saluto, anche allo spessore umano del Sindaco Guazzaloca.
Giorgio Guazzaloca era una persona libera che aveva cara, prima di tutto, la propria autonomia. In questa caratteristica risiede a mio avviso la sua autentica popolarità, il fatto di essere stato stimato da tanti cittadini, anche da molti che non lo rivotarono.
Un'indipendenza di carattere e di pensiero forgiata negli anni, nel suo ruolo di Presidente dei commercianti della nostra città e di Presidente della Camera di Commercio. E' dunque questa forza interiore che gli ha permesso di affrontare la sofferenza della malattia senza permettere che potesse essere utilizzata in alcun modo per il suo ruolo pubblico di Sindaco.
Questa sua autonomia non fu appieno compresa e valorizzata da chi gli si opponeva, come me e altri, e anche da chi lo sosteneva nel centrodestra. Dispiace, e voglio sottolinearlo, che la sua autonomia e onestà siano state messe in dubbio, insieme al suo onore, da indagini della magistratura poi rivelatesi infondate. Queste sue caratteristiche restano oggi il contributo prezioso che ci lascia in eredità.
E' vero, come è stato ripetuto più volte in queste ore: Guazzaloca ha amato questa nostra città. La reazione corale alla notizia della sua morte, nei commenti ufficiali e nella partecipazione dei cittadini, lo ha sottolineato.
Ma permettetemi di esprimere una convinzione: oggi io lo vedo sorridere dei tanti apprezzamenti che la sua scomparsa ha suscitato nei commenti e nel racconto della sua vicenda umana e politica. Perché di una cosa sono sicuro, ripensando a Giorgio Guazzaloca: amava la bolognesità, ma quella autentica e ironica della nostra saggezza popolare, che poco ha a che fare con il conformismo.
È con onore e orgoglio di sindaco ed è a nome dei cittadini di Bologna che saluto a nome della città di Bologna il Sindaco Giorgio Guazzaloca, lo faccio esprimendo qui i sentimenti di stima e riconoscenza che gli ho manifestato andandolo a trovare in forma privata.
Porgo alla famiglia, alla moglie e alle figlie, tutta la vicinanza e il cordoglio dei bolognesi. E la gratitudine per aver accompagnato con amore la sofferenza del nostro Sindaco.
Ringrazio tutte e tutti, in particolare quei cittadini che sono entrati numerosi e hanno camminato ai margini della Sala Rossa come se non volessero disturbare. Credo che Giorgio sia molto contento”.
I funerali di Giorgio Guazzaloca si terranno sabato 29 aprile alle ore 10 nella Cattedrale di San Pietro e saranno officiati da Monsignor Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna. Il Sindaco Virginio Merola ha proclamato il lutto cittadino per sabato 29 aprile. Per tutta la giornata la bandiera del Comune di Bologna sarà listata a lutto. I rintocchi della campana dell'Arengo accompagneranno il feretro durante l'uscita da Palazzo d'Accursio e lungo il percorso verso la Cattedrale.