Dopo lo slittamento degli ultimi mesi, il progetto europeo Salus Space procede spedito verso la sua conclusione formale e il successivo biennio di gestione sperimentale. Il progetto, coordinato dal Comune di Bologna e vincitore nel 2016 del primo bando europeo del Programma U.I.A. (Urban Innovative Actions), punta su inclusione sociale, innovazione, partecipazione, welfare interculturale e cittadinanza attiva all’interno di uno spazio multifunzionale aperto a tutti.
"Non solo un'opera di riqualificazione urbana, ma - ha sottolineato l'assessore a Lavoro e Politiche per l'immigrazione Marco Lombardo - un progetto che ci aiuta ad immaginare e focalizzare i temi dell'inclusione sociale di migranti e rifugiati e del loro inserimento lavorativo in una visione che coniuga welfare interculturale e cittadinanza attiva".
Salus space è un progetto fortemente innovativo, che affronta nuove sfide sociali in grado di combinare insieme innovazione sociale, inclusione e condivisione ma che, soprattutto, sperimenta una partnership pubblico-privato-sociale. La Giunta, il 10 novembre scorso ha dato il via libera ad una gestione collaborativa, basata su accoglienza e inclusione, che sarà affidata ad un'Associazione Temporanea di Scopo formata dai 16 partner del progetto.
Negli spazi dell'ex clinica di via Malvezza 2/2 troveranno posto appartamenti, un teatro, orti, zone verdi, un punto ristoro, uno spazio polifunzionale in cui verranno organizzati laboratori artistici e artigianali, un centro studi dedicato all’innovazione sociale con postazione di coworking e spazi destinati ad attività ludiche ed imprenditoriali.
I 20 appartamenti saranno abitati da una comunità mista per età, origini e status sociale, 12 alloggi saranno destinati a cittadini - singoli, coppie e famiglie - che potranno candidarsi attraverso un avviso pubblico ed un successivo colloquio; 2 appartamenti andranno a studenti universitari; 2 a richiedenti asilo con percorsi di accoglienza; 2 a favore di famiglie giunte attraverso i corridoi umanitari e gli altri 2 appartamenti saranno riservati a lavoratori di Salus Space. Gli abitanti non dovranno sottoscrivere un contratto, bensì un “patto di convivenza collaborativa” che li impegnerà nei confronti del gestore ma anche degli altri abitanti, condividendo una Carta dei Valori e delle Regole della Convivenza collaborativa, frutto a loro volta di un percorso partecipato. Contemporaneamente si avvieranno le altre attività che dovranno contribuire alla sostenibilità economica, sociale ed ambientale di Salus Space nel suo insieme nell'ottica di una sussidiarietà pubblico-privato-sociale.
All'interno di Salus Space troverà posto anche un progetto innovativo di agricoltura urbana, un concorso di idee dedicato agli studenti dell’Università di Bologna finanziato dai fondi del progetto europeo FoodE.
L'inaugurazione dell’edificio polifunzionale in cui saranno ospitati il ristorante multietnico, i laboratori artistici e artigianali e il teatro è al momento prevista per il 29 gennaio 2021.