Al Treno della Barca, il lungo portico realizzato alla fine degli anni Cinquanta nell’ambito di un progetto coordinato dall’architetto Giuseppe Vaccaro, presto rivivranno i locali pubblici a piano terra, oggi inutilizzati. Il Comune di Bologna ha infatti sottoscritto un accordo con Acer, proprietario degli spazi, che consentirà di far partire la riqualificazione e successivamente l’assegnazione per finalità sociali e culturali. Il Comune realizzerà a sue spese tutti gli interventi edilizi necessari per rendere funzionali gli immobili e per risistemare la pavimentazione del portico stanziando un importo di 583.000 euro finanziati nell’ambito del PON Metro e in particolare della quota di premialità ricevuta dal Comune per l’efficienza e la capacità di spesa sui fondi europei.
Con la sottoscrizione dell’accordo con Acer, il Comune segna un altro punto a favore della valorizzazione dell’area del Treno della Barca, uno dei tratti scelti per rappresentare i portici di Bologna nel percorso di candidatura a Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Il Villaggio della Barca, inoltre, è una delle zone del Quartiere Borgo Panigale-Reno individuate dall’edizione 2019 del Bilancio Partecipativo del Comune per le quali le cittadine e i cittadini possono presentare progetti di riqualificazione.
Gli spazi al centro dell’accordo sono 12 e sono la totalità delle unità immobiliari pubbliche vuote al Treno della Barca. Acer concede questi 12 spazi al Comune in comodato per sette anni, un periodo che permette l’esecuzione dei lavori necessari a riqualificare gli spazi e poi l’assegnazione in gestione quinquennale. L’obiettivo è valorizzare l’area attraverso la riqualificazione di queste unità disponibili, nelle quali sarà favorito l’insediamento di attività di socializzazione, cultura e lavoro.
Il progetto è frutto del percorso di condivisione e partecipazione sviluppato insieme al Quartiere Borgo Panigale-Reno, presieduto da Vincenzo Naldi, e ai residenti della zona. Già la scorsa estate, il Treno è stato il luogo di lancio di Bologna Estate e protagonista di eventi tra i quali il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio e il Finger Food Festival.
"Per far rivivere il Treno partiamo dai cittadini - afferma l'assessore alla cultura e al patrimonio, Matteo Lepore - e anche per questo il primo spazio che riaprirà sotto il portico sarà un centro di aggregazione per gli adolescenti del Quartiere". Saranno inoltre ospitati i libri raccolti volontariamente dalla cittadinanza per avviare un punto di lettura e altre iniziative solidali in collaborazione con la Parrocchia e la comunità islamica. Particolare attenzione verrà data poi ai progetti di sostegno alla genitorialità, le donne, l’arte e l’artigianato.
"Il progetto sul Treno della Barca è quello che meglio rappresenta lo spirito della candidatura dei portici di Bologna a Patrimonio dell'Umanità UNESCO - dichiara l'assessore all'urbanistica e al progetto della candidatura dei portici, Valentina Orioli - perché i portici sono uno spazio vivo, sono la spina dorsale della nostra città, e dunque il nostro obiettivo non è solo quello di conservarli ma anche di farli vivere attraverso il protagonismo dei cittadini".