E' pronto il protocollo d'intesa per il progetto di recupero dell'immobile ex “Cinema Arcobaleno”.
Il protocollo, che verrà siglato tra Comune di Bologna, EMMEGI CINEMA s.r.l. proprietaria dell'immobile e Fondazione Cineteca di Bologna, dà inizio al progetto di recupero della sola porzione dell' immobile costituita dai locali storici appartenenti al già Teatro Modernissimo, poi Cinema Arcobaleno, da mantenere a sala ad uso cinematografico e culturale.
Il percorso collaborativo tra le parti, che ha generato il protocollo d'intesa, prevede la concessione degli spazi in comodato gratuito a Fondazione Cineteca per 49 anni. A Cineteca spetterà il reperimento dei fondi per la ristrutturazione dei locali e la progettazione del nuovo contenitore culturale denominato “Cinema Modernissimo”- recuperando così il nome originario del Teatro Modernissimo, inaugurato a Bologna nel 1914 - mentre il Comune di Bologna provvederà a realizzare un nuovo ingresso con accesso dal sottopassaggio di via Rizzoli angolo piazza Re Enzo.
Si tratta dunque del primo decisivo passaggio che dà inizio alla riqualificazione di un edificio importantissimo del centro cittadino, uno spazio storico a cui legare gli importanti progetti di restauro per i quali la Fondazione Cineteca di Bologna è riconosciuta come riferimento internazionale e il cui successo è stato confermato anche dall'andamento dall'ultima edizione del festival Il Cinema Ritrovato. Un progetto sociale e culturale che riporti il cinema del passato in un luogo nevralgico della città, rispondendo così a quella domanda che emerge sempre più da parte del pubblico (bolognese e non solo) di un’offerta cinematografica ad ampio raggio, che sappia riportare allo spettatore contemporaneo i classici di un patrimonio immenso.
Così il sindaco Merola ha commentato l'approvazione in Giunta del protocollo d'intesa: “Sono soddisfatto di dare il via ad un progetto di riqualificazione così importante, la città potrà riappropriarsi di uno degli spazi storici più affascinanti del centro e alla Cineteca verrà affidato il compito di inventare un nuovo contenitore che renda i grandi restauri cinematografici di cui è sempre più protagonista a livello internazionale facilmente accessibili a cittadini e turisti”.