La plastica ha raggiunto numeri da capogiro: i suoi danni all'ambiente popolano i giornali e sono sotto gli occhi di tutti. Dal 1950 la produzione di plastica fossile, cioè creata a partire dal petrolio, è aumentata di 200 volte e gli ultimi report descrivono una produzione di circa 380 milioni di tonnellate all’anno: un flusso di materia che, se non opportunamente trattato, rischia di finire nell’ambiente (solo negli oceani si stima ne arrivino tra le 4,8 e le 12,7 tonnellate). Ma la vera sfida è quella di azzerare la produzione a monte, come annunciato anche dal Parlamento europeo che, il 24 ottobre, ha votato il bando totale della plastica monouso dal 2021. La strada però è ancora lunga.
Quest'anno la quinta edizione del concorso “Rifiuti zero” - organizzato dallo Showroom Energia e Ambiente, il centro dedicato all’educazione e all’informazione su energia e rifiuti del Comune di Bologna – ha chiamato gli studenti bolognesi a riflettere su come diminuire questo enorme tsunami che sta investendo il nostro Pianeta.
Giovedì 22 novembre al Centro Montanari di via di Saliceto 3/21, in occasione della Settimana europea della riduzione dei rifiuti (SERR), saranno premiate le classi che hanno saputo trovare i modi migliori per comunicare questa emergenza.
Durante la mattina gli studenti bolognesi dai 6 ai 13 anni presenteranno il loro lavoro e saranno premiati con un set di libri dedicati alla divulgazione scientifica sull’ambiente.
Interverranno: Eleonora Foschi e Sara Pennellini dell’Università di Bologna - Dipartimento di ingegneria civile chimica ambientale e dei materiali; Matteo Pompili di Tecnoscienza, responsabile delle attività didattiche dello ShowRoom Energia e Ambiente; Daniele Ara, presidente del Quartiere Navile e Alberto Aitini, assessore del Comune di Bologna.
Alle 11 verrà presentato il nuovo concorso "Rifiuti zero" dedicato ai materiali della “campana verde”, dove non tutti sanno che possono essere messi, oltre al vetro, anche rifiuti ferrosi e di alluminio.