Si è conclusa il 13 maggio al MAMbo-Museo d'Arte Moderna di Bologna la mostra Revolutija: da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky. Capolavori dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna / Istituzione Bologna Musei. Una delle più articolate esposizioni mai dedicate in Italia alla produzione artistica delle avanguardie russe di inizio Novecento, è stata visitata da circa 80.000 persone ( 79.547 ) con un tasso di gradimento del 95%, rilevato su un campione di 11.240 partecipanti, dato al quale va affiancato l’interesse manifestato dai media nazionali e internazionali.
L’obiettivo di riaccendere l’attenzione del pubblico non solo sulle opere di artisti globalmente conosciuti come Chagall, Malevich o Kandinsky ma soprattutto su personaggi rimasti nell’ombra nonostante l’indiscusso valore tecnico ed espressivo, è stato ampiamente raggiunto come avvalorato dai 2879 post Instagram dai quali emerge il particolare apprezzamento per i quadri di Pavel Filonov, caratterizzati dallo straordinario vigore di forme scomposte alla ricerca dell’anima delle cose e rimasti a lungo sconosciuti per la censura del regime sovietico.
A tal proposito Giulia Fortunato, amministratore unico di CMS.Cultura, dichiara: «Grazie al Museo di Stato Russo di San Pietroburgo e ai curatori Petrova e Kiblitsky, Revolutija ha rappresentato una sfida: voler proporre al pubblico italiano un solido progetto scientifico che offrisse una panoramica completa di una temperie artistica di grande modernità e vivacità culturale, poco conosciuta in occidente. Questa scommessa è stata colta da Istituzione Bologna Musei e dallo staff del MAMbo con cui si è strutturata una proficua collaborazione.
Sono soddisfatta dell'accoglienza del pubblico che ha in particolar modo apprezzato il senso profondo di questa esposizione, non replicabile in altre sedi».
«Voglio ringraziare Il Museo di Stato Russo, CMS Cultura e l'Istituzione Bologna Musei per aver realizzato un progetto che ha caratterizzato in maniera decisa la stagione culturale di quest'anno - afferma l'assessore alla Cultura e Promozione della città Matteo Lepore. Oltre al successo di pubblico che ha premiato la scelta di programmazione, voglio ricordare anche che questa mostra ha mobilitato le migliori energie cittadine in campo culturale e ringraziare gli operatori che hanno contribuito al programma di iniziative collaterali Intorno a Revolutija arricchendo il periodo espositivo con spettacoli, concerti, conferenze, incontri e performance e dimostrando che il sistema culturale bolognese è vitale e integrato».
Il MAMbo-Museo d'Arte Moderna di Bologna si conferma polo di aggregazione culturale di riferimento per il territorio: un terzo del campione totale intervistato ha dichiarato di aver già visitato la collezione permanente ed esposizioni temporanee organizzate in passato negli spazi dell’Ex Forno del Pane.
Così commenta il dato e la collaborazione il Presidente Roberto Grandi: «Come Presidente dell’Istituzione Bologna Musei sono molto soddisfatto dell'alto numero di visitatori della mostra Revolutija e dell'alto gradimento che ha ottenuto. È un grande risultato perché testimonia che una Mostra che punta in primo luogo all’alta qualità della proposta artistica, se programmata nello spazio espositivo di MAMbo, è in grado di raggiungere un pubblico molto vasto. La mostra ha attratto visitatori provenienti in larga percentuale da fuori regione e dall'estero e, particolare importante, un 30% ha sostenuto di essere un frequentatore abituale di MAMbo. Abbiamo incrementato la fidelizzazione di chi già ci frequentava e ci siamo fatti conoscere come una struttura funzionale e attrattiva da chi ancora non ci conosceva. Il mio grazie va a tutto il personale di MAMbo e a tutto il personale che CMS.Cultura ha coinvolto nelle varie fasi di progettazione e allestimento della mostra».
Nei 134 giorni di mostra ben 550 gruppi, di cui il 49% scolastici, hanno fruito di una varia offerta didattica con laboratori appositamente strutturati per accompagnare il pubblico più giovane nella scoperta dell’arte contemporanea: con il solo progetto sperimentale di “Didascalie partecipate”, proposto da CMS.Cultura e condotto dal Dipartimento educativo del MAMbo e indirizzato alla fascia di età tra i 5 e gli 11, sono state raccolte 315 schede in cui i bambini hanno proposto una personale interpretazione delle opere in mostra.
Dati rilevanti sono la grande presenza di gruppi provieniti da fuori regione, di cui il 50% dall’Italia e il 6% dall’estero, e il 53% del campione dei visitatori che, grazie a questa mostra, ha visitato il Museo MAMbo per la prima volta.
Non solo grandi numeri ma anche cura del dettaglio sottolineata dall’offerta del bookshop a cura dell’editore Skira, che ha presentato, oltre al catalogo ragionato, una completa panoramica del meglio della produzione letteraria russa.
La mostra, curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky, vanta la collaborazione esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo ed è stata realizzata grazie al sostegno dei partner ufficiali Volvo Italia e Gruppo Hera, al prezioso aiuto di Saca e Monrif per l’ospitalità degli ospiti russi insieme a Latifolia, a Cantina Drei Donà, Bianca per te e Calvisius per gli eventi speciali.