"Siamo una città che sta chiudendo i conti con il passato. Abbiamo sciolto i tanti i nodi che paralizzavano le infrastrutture e la voglia di rendere moderna Bologna. Siamo soddisfatti di essere riusciti ad attivare più di un miliardo di euro di investimenti".
Con queste parole Virginio Merola, Sindaco di Bologna, ha iniziato la presentazione del rendiconto di metà mandato: gli obiettivi raggiunti e le azioni future.
Tra le azioni descritte nel rendiconto di metà mandato svetta l'alleanze tra pubblico e privato, attraverso bandi e finanziamenti europei, utilizzando ad hoc i finanziamenti statali e regionali, battendosi per reinvestire soldi già stanziati come nel caso del Civis e dell’ex metrò. Da questa alleanza nasce un investimento (pubblico e privato) pari a 1,2 miliardi di euro.
"Molti cantieri sono aperti e molti altri apriranno, il volto della città verrà pulito, illuminato, ringiovanito in molti servizi. I cantieri comporteranno qualche disagio, ma mano a mano che saranno completati tutti i cittadini potranno giudicare il risultato - spiega il Sindaco - Avremo una città con un servizio di trasporti moderno, veloce ed ecologico e una nuova illuminazione, completeremo la banda larga digitale per comunicare, lavorare meglio, accedere ai servizi. L’aspetto del centro e di tutti quartieri migliorerà ed è avviata una rivoluzione nella raccolta differenziata dei rifiuti. Stiamo attuando il nostro programma elettorale, anche se abbiamo dovuto rivedere tempi e priorità per assicurare i servizi sociali e scolastici dinnanzi all’enorme taglio dei trasferimenti statali nella spesa corrente".
E ancora: "La vocazione umanistica di Bologna è il nostro bene più prezioso, da tempo immemorabile. È la condizione delle nostre invenzioni e della nostra civiltà. È questa la ragione dei molti investimenti per le scuole, per i bambini e le bambine, per un rapporto con la nostra Università molto più stretto. È questa la ragione che ci ha spinto a insistere per una città dove la vita vale molto. In quel molto c’è il molto da fare su cui vogliamo alleare tutti. Questo per dire che i cantieri infrastrutturali sono sì importanti e decisivi, ma non sostituiscono il cantiere di tutti i cantieri: prima di tutto noi dobbiamo essere il cantiere che migliora la vita delle persone e contribuisce alla buona riuscita delle loro aspirazioni. Il volto autentico di Bologna è in una comunità che chiede continuamente di fare e non rinuncia a pensare. È questa attitudine dei bolognesi il valore in più che l’amministrazione pubblica può vantare".
E adesso cosa occorre fare? "Abbiamo bisogno di spingere e fare squadra insieme alle imprese, ai lavoratori, ai cittadini, per mettere insieme risorse pubbliche e private e dar vita a un patto per il lavoro e per i servizi sociali, con in testa la priorità di dare lavoro e formazione ai giovani e ai disoccupati - conclude il Sindaco Merola - Vogliamo diventare una comunità coesa e più forte attraverso la nuova istituzione della Città Metropolitana di Bologna, per semplificare le regole, ridurre i tempi della burocrazia, diventare con gli altri comuni una città federata di un milione di abitanti. C’è ancora molta da fare ma i cantieri della trasformazione sono aperti a tutti".