L’Aeroporto G. Marconi di Bologna, che si trova nel quartiere Borgo Panigale in prossimità di zone abitate e a pochi chilometri dal centro storico è il principale scalo dell'Emilia-Romagna ed uno dei principali aeroporti in Italia.
L’aeroporto, aperto negli anni trenta e con collegamenti nazionali con Roma dal 1963, rimane, fino alla fine degli anni ottanta un aeroporto di dimensioni limitate con circa 1.000.000 di passeggeri. L’incremento di voli diventa molto più rilevante dal 2009 quando la compagnia low cost Ryanair trasferisce tutti i voli internazionali dall’aeroporto di Forlì a quello di Bologna. La posizione strategica dell’aeroporto e la sua vicinanza col nodo ferroviario di Bologna concorrono a facilitarne la costante crescita fino ad un raddoppio del numero di passeggeri in poco più di quindici anni. Nel 2016 il numero di passeggeri è stato di 7.680.992, mentre nel 2000 era di 3.524.789.
La recente crescita dell’aeroporto, l’aumento di aerei che sorvolano le zone abitate, hanno causato preoccupazioni per la salute nei cittadini residenti nelle zone limitrofe, in particolare i residenti hanno manifestato preoccupazioni per il rumore e per la qualità dell’aria della zona intorno all’aeroporto. Il rumore e l’inquinamento atmosferico sono riconosciuti fattori di rischio con effetti a breve ed a lungo termine sulla salute ed il traffico aeroportuale ne è una fonte.
In letteratura sono presenti alcuni studi che hanno tentato di investigare la possibile associazione tra l’inquinamento atmosferico prodotto dagli aeroporti e gli effetti sulla salute con risultati piuttosto limitati che non permettono di trarre delle valutazioni conclusive. Più numerosi risultano invece gli studi condotti per valutare i problemi associati al rumore aeroportuale che hanno evidenziato un aumentato rischio di problemi cardiaci, di ipertensione, di disturbi cognitivi, del sonno e psicologici.
L'Azienda USL di Bologna ha presentato il report sul profilo di salute della popolazione residente in prossimità dell’Aeroporto Marconi di Bologna, messo a confronto con quello dei residenti nel quartiere San Donato-San Vitale.
Il quartiere San Donato-San Vitale è stato scelto come zona di riferimento perché è apparso come il più simile all’area di studio, in base a fattori socio-economici e ambientali (vicinanza tangenziale/autostrada).
Ecco il report con l'analisi dei dati completi, gli esiti e i commenti.