Un “rammendo urbano” con un “brillante utilizzo” dello spazio pubblico, e un’offerta di “tante attività di tempo libero, di incontro e di gioco che oggi mancano al quartiere”. Un “esempio modello per la periferia italiana con un intervento di riqualificazione a costo contenuto ma ad alta qualità ambientale e sociale dello spazio pubblico aperto”. Sono alcune delle motivazioni per le quali il progetto Plug and Play ha vinto Bella Fuori 3, terza fase del concorso di valutazione e selezione di un progetto di riqualificazione urbanistica partecipata a costo contenuto per una zona della periferia di Bologna.
"Affianchiamo al nostro centro strorico delle nuove centralità urbane con una strategia precisa - afferma il Sindaco Virginio Merola - per portare la bellezza anche in quelle che chiamiamo periferie e che punta a riqualificare, migliorando, spazi e aree verdi". In questo caso si tratta di un’area verde inutilizzata alla Croce del Biacco, nel quartiere San Vitale, zona in cui è prevista anche la costruzione di una nuova scuola dell’infanzia.
Il progetto parla anche spagnolo: è stato infatti realizzato da un gruppo di architetti guidati da Patrizia Di Monte, titolare insieme a Ignacio Gravalos Lacambra di uno studio di architettura di Saragozza (Spagna), autore del programma Estonoesunsolar. Con loro hanno lavorato gli architetti Elena Vincenzi e Giorgio Volpe di Bologna.
E saranno i cittadini che abitano l'area che sceglieranno, attraverso momenti di confronto, se realizzare una cucina sociale a gestione diretta, un parco attrezzato con giochi per bimbi illuminati dalle dinamo di biciclette, attraversamenti pedonali abbelliti con frasi di scrittori famosi, un centro culturale o magari un'Arena Parkour Skate. Nella Sala Atelier dell'Urban Center, fino al 16 maggio, saranno esposti in una mostra tutti i progetti in discussione. Il progetto è finanziato dalla Fondazione del Monte con 500 000 euro.