Dal 21 giugno prende il via "Piazza Verdi Village", il cartellone di Bologna Estate 2019 dedicato alla zona universitaria e organizzato dalla cooperativa Le Macchine Celibi, con la direzione artistica di Marcello Corvino.
Fino al 13 ottobre un ricco calendario di eventi che si realizza grazie al coinvolgimento di numerose istituzioni culturali bolognesi - tra le quali l’Università di Bologna, il Teatro Comunale, il Conservatorio G.B Martini e l’Accademia di Belle Arti - e alla collaborazione dei molti attori sociali e culturali attivi nella zona e che si rivolge ad un pubblico ampio e diversificato, per vivere l’estate tra cultura, socialità, divertimento e relax in una delle zone più belle della città.
"Con questo programma, sottolinea l'assessore alla Cultura Matteo Lepore, avremo diversi mesi di attività culturale in tutta la zona universitaria: piazza Verdi, via Zamboni e Largo Respighi. Per il terzo anno consecutivo porteremo persone in uno dei distretti culturali più importanti che abbiamo in città. Quest'anno il progetto vede la partecipazione di tutti gli esercenti della zona, commercianti e ristoratori, e quella dei comitati dei cittadini. Come valore aggiunto inoltre il Teatro Comunale curerà la programmazione di luglio con molti eventi sul palco di Piazza Verdi, dove ci saranno anche gli ospiti portati dalle Biblioteche".
Ampia programmazione, infatti, sul palco di Piazza Verdi, dove si alterneranno artisti, docenti e associazioni per raccontare arte, musica, teatro, scrittura e le vicende storiche e civili della città. Tra i moltissimi eventi da ricordare, il 28 giugno l' omaggio al direttore d’ orchestra Leone Magiera, grande protagonista della musica classica che ha accompagnato la carriera dei più grandi talenti del canto fra cui Luciano Pavarotti; la serata del 7 luglio con l’Orchestra Senzaspine che proprio in Piazza Verdi nel 2013 ha esordito per la prima volta a Bologna e il 27 luglio il concerto dei Carmina Burana di Carl Off, con il coro e i solisti dell’Orchestra del Teatro Comunale, diretti da Alberto Malazzi in uno spettacolo speciale che fa parte dell’ampia proposta del Teatro in Piazza Verdi. Tra gli ospiti in programma ricordiamo anche Vittorio De Scalzi, Neri Marcorè, Violante Placido, Enrica Mou, l’Orchestra Senzaspine, Trilok Gurtu & Roy Paci, Barcelona Gipsy Balkan Orchestra, Enrico Rava, e poi talk sulla piazza e sulla città, con grandi intellettuali tra cui Stefano Bonaga, Renato Barilli, Stefano Zenni, Leone Magiera, Alberto Spano e Moni Ovadia.
Piazza Verdi Village si allarga dal palco, cuore della manifestazione, a tutta l' area di via del Guasto e Largo Respighi, allestita per l'occasione con casette, fioriere in legno e aiuole circolari per ospitare piccoli spettacoli di animazione, fino a via Zamboni a cui è dedicato un progetto di ‘visite narrate’, che permetterà ai visitatori di scoprirne gli incredibili tesori storico artistici, grazie alle narrazioni appassionate degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Molte anche le attività dedicate ai bambini e alle famiglie e realizzate alla collaborazione del'Associazione Giardini del Guasto, che per l'occasione ha organizzato un programma che coniuga gioco libero a proposte di laboratorio e occasioni sperimentazione e divertimento.
Per chi vuole godersi le serate estive nel centro di Bologna affiancando alla cultura anche relax e socialità, è dedicata l'ampia area che si estende da via del Guasto a Largo Respighi con musica in filodiffusione, sedute e tavolini dove sedersi a riposare o gustare piatti, aperitivi e drink proposti dagli esercenti della zona che partecipano al progetto, rispettando le linee di sostenibilità ambientale che lo caratterizzano - stoviglie e posate sono tutte in materiali biodegradabili e la raccolta differenziata molto incrementata - e mettendo a disposizione i loro locali per l’uso dei servizi igienici che si aggiungono a quelli aperti al pubblico in via del Guasto, in Piazzetta Molinari Pradelli e presso i locali delle Stanze di Verdi.
Piazza Verdi Village è resa possibile anche grazie alle risorse del progetto europeo ROCK che si propone di rigenerare, attraverso nuovi processi ambientali, sociali, economici e sostenibili, la zona universitaria intorno a via Zamboni, dimostrando come i centri storici delle città europee possano essere considerati straordinari laboratori viventi dove sperimentare nuovi modelli di rigenerazione urbana e dove attivare meccanismi di finanziamento innovativi e non convenzionali in un’ottica di economia circolare.