"Cos’ha Bologna, che è così bella? L’inverno col sole e la neve, l’aria barbaricamente azzurra sul cotto. Dopo Venezia, Bologna è la più bella città d’Italia, questo spero sia noto. (Pier Paolo Pasolini Una giornata a Bologna, rubrica Il caos de “Il Tempo”, n.9, a.XXXI, 1° marzo 1969). Quello che ci muove è questo - afferma il sindaco Virginio Merola ricordando i versi di Pier Paolo Pasolini - quel sperare che sia noto, e lo stiamo dimostrando con i fatti, dimostrando l'attualità del pensiero e dell'opera, della critica e delle capacità artistiche e poetiche di Pier Paolo Pasolini, che, non dobbiamo dimenticare, si è formato intellettualmente a Bologna. E' davvero un progetto speciale questo, risultato di un grande lavoro".
Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna è il progetto speciale che la città dedica a Pier Paolo Pasolini, alla sua opera e alla sua figura intellettuale, in occasione dei 40 anni dalla morte che ricorrono precisamente il 2 novembre prossimo.
"Un progetto - afferma l'assessore alla Cultura Alberto Ronchi - che costruisce una forte sinergia tra le Istituzioni pubbliche, i soggetti privati e gli operatori culturali e che canalizza il loro lavoro in un unica direzione a livello creativo ed organizzativo. E' con questa tipologia di lavoro che il progetto speciale, che lo scorso anno la città ha dedicato a Romeo Castellucci, ha vinto il premio Ubu 2014 per il miglior progetto artistico e organizzativo. Grazie anche a questa nuova modalità di collaborare la città è molto cresciuta da un punto di vista culturale".
Un vasto, composito e ricco programma di mostre, proiezioni, incontri, conferenze, spettacoli di teatro, musica e danza, performance, letture pubbliche e altri interventi artistici, si articolerà in diversi luoghi del territorio metropolitano da settembre 2015 a marzo 2016. Uno sguardo caleidoscopico e inedito sulla personalità artistica di Pasolini e sulla sua opera di poeta, narratore, saggista, cineasta, drammaturgo e acutissimo osservatore della società contemporanea italiana, alla cui realizzazione hanno contribuito istituzioni pubbliche e private e le tante realtà della città e del territorio che da tempo e con autorevolezza sono impegnate in un'incessante attività culturale rivolta allo studio e alla ricerca sull'arte e sul pensiero di Pasolini.
Un percorso artistico-culturale che interseca diversi ambiti disciplinari, col proposito di rivisitare il pensiero e l'arte di Pasolini alla luce del suo complesso rapporto con Bologna, che da sempre riveste, nell'universo pasoliniano, un'importanza singolare e significativa. Bologna è infatti la città della sua formazione intellettuale - al Liceo Classico Galvani e alla Facoltà di Lettere dell’Università - ed è anche la sede del Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini, che dal 2004, in accordo con l'amica e musa del poeta-regista Laura Betti, trova luogo presso la Fondazione Cineteca.
"Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna" si svolge nell’ambito di Pasolini 1975/2015, il programma di iniziative riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, ed è promosso da Comune di Bologna e Fondazione Cineteca con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Università di Bologna e con il sostegno di Fondazione del Monte, Gruppo HERA e Gruppo Unipol.
Tra i tanti appuntamenti in programma, ricordiamo la mostra "Officina Pier Paolo Pasolini", realizzata da Cineteca di Bologna, in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei, a MAMbo, da dicembre 2015 a marzo 2016, e la presentazione del restauro del film "Salò o le 120 giornate di Sodoma", vincitore del premio Venezia Classici alla 72° Mostra del Cinema di Venezia, che dal 2 novembre sarà proiettato nelle principali sale italiane (a Bologna, al Lumière).