L'11 dicembre scorso, nella sala dello Stabat Mater della biblioteca dell'Archiginnasio, si è svolto il convegno “Il territorio al centro. Patto per la Giustizia. Risultati e Prospettive di lavoro”, promosso dal Comune di Bologna per illustrare i primi risultati di un progetto che ha sperimentato e avviato a regime la gestione digitale e telematica di procedure complesse che coinvolgono gli uffici comunali e quelli del Tribunale di Bologna.
Dopo la proiezione di un video di presentazione e una breve introduzionedi Castore Arata, responsabile dell’Ufficio Progetti Interistituzionali del Comune di Bologna, i lavori del convegno si sono aperti con gli interventi di Susanna Zaccaria, assessora al progetto Patto per la Giustizia, Giuseppe Colonna, presidente della Corte d’Appello e Francesco Caruso, presidente del tribunale di Bologna.
Un tratto comune ha contraddistinto questa prima parte dell’iniziativa, il richiamo alle finalità e agli obiettivi del Patto per la Giustizia dell’area metropolitana di Bologna che i tre intervenuti hanno indicato come il quadro di riferimento specifico e peculiare delle azioni sviluppate, dei risultati ottenuti e delle potenzialità in campo.
Funzionalità innovative, che grazie all'utilizzo di una piattaforma di interoperabilità che dialoga attraverso un Punto di Accesso con l'infrastruttura informatica del Ministero della Giustizia, il Processo telematico, assicurano una gestione più semplice, tempestiva, efficiente, sicura e trasparente per un'importante mole di flussi documentali. Semplificazione, efficienza e risparmio di risorse pubbliche, questi i risultati ottenuti nei diversi ambiti organizzativi della macchina comunale dove le nuove procedure digitali e telematiche hanno trovato applicazione. Risultati che funzionari e dirigenti comunali hanno presentato nei loro interventi, a partire da una illustrazione delle caratteristiche della piattaforma di interoperabilità (Luca Palestini, Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche), per passare poi allo specifico delle procedure di tutela, curatela e amministrazione di sostegno (Dario Vinci, Ufficio Tutele, Area Benessere di Comunità), delle azioni esecutive per la riscossione dei crediti (Emilia Ammirati, U.I. Entrate, Area Risorse Finanziarie), del Trattamento Sanitario Obbligatorio (AnnaMaria Pasolini e Piergiorgio Nassisi, Polizia Municipale).
Le valutazioni espresse “dall’interno” dell'organizzazione comunale hanno trovato un pronto e convinto riscontro da parte di Daria Sbariscia, magistrato responsabile dell'Ufficio Innovazione del Tribunale di Bologna, che ha sottolineato la ricaduta positiva delle nuove procedure sull’assetto e il funzionamento quotidiano degli uffici dello stesso Tribunale.
La possibilità di un utilizzo di questa strumentazione negli altri enti locali dell'area metropolitana e la creazione di una rete di servizi di prossimità, estendendo e potenziando l'esperienza bolognese dello Sportello del Cittadino, sono stati gli argomenti trattati dall'intervento di Luca Lelli, Sindaco di Ozzano dell'Emilia e consigliere delegato della Città metropolitana di Bologna, mentre l’assessora Emma Petitti si è soffermata sulle attività messe in campo dalla Regione Emilia Romagna a supporto degli uffici giudiziari e in previsione dell'estensione ad altri contesti locali della regione dell'esperienza bolognese.
La parte conclusiva del convegno è stata dedicata alla trattazione di temi di particolare attualità e delicatezza, come quelli relativi alla gestione dei flussi migratori e delle richieste di protezione internazionale.
In una tavola rotonda coordinata dall'assessora Zaccaria questi temi sono stati analizzati da un punto di vista specifico, quello della gestione dei flussi documentali che concernono il ricorso avverso le decisioni di riconoscimento della protezione internazionale.
Ne hanno parlato, in modo documentato ed approfondito, Antonio Giannelli, Presidente della Commissione Territorialità per il riconoscimento della protezione internazionale, Matilde Betti, Presidente della Prima Sezione Civile del Tribunale di Bologna e Giovanni Berti Arnoaldi Veli, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Bologna.