“Un generalizzato calo della domanda di trasporto pubblico in Italia, che scende da 201,1 a 188,6 passeggeri annui medi per abitante”: questo è ciò che emerge dal “Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente Urbano in Italia” presentato nei giorni scorsi dall’Istat. Una contrazione sulla quale sembrano ripercuotersi sia gli effetti della crisi economica, sia la distanza tra le aspettative del cittadino e la reale attrattività dei servizi generalmente offerti dai gestori.
Lo studio dell’Istat mette in luce che nell'insieme dei capoluoghi di provincia italiani il numero di passeggeri del trasporto pubblico locale è diminuito del 4,3%.
In questo quadro a tinte fosche, ciò che balza all’occhio è il trend di crescita misurato dall’Istat a Bologna relativamente a questo importante parametro di utilizzo dei servizi pubblici, in totale e positiva controtendenza rispetto all’andamento nazionale. Lo studio dell’Istat, infatti, prende in considerazione i passeggeri annui per abitante, aumentati a Bologna del 3,19% tra il 2012 (erano 254) e il 2013 (262,1). E’ un dato percentuale che si ritrova replicato, praticamente in identiche proporzioni, nel complessivo aumento dei passeggeri Tper nel solo servizio urbano bolognese: un +3,37%, dovuto all’aumento da 94,6 milioni di passeggeri nel 2012 ai 97,8 milioni trasportati da Tper in ambito urbano nel 2013 a Bologna, dove anche sul servizio suburbano ed extraurbano si è registrato un forte aumento (+9%) di passeggeri trasportati.
"I dati Istat diffusi oggi, letti con quelli pubblicati nelle scorse settimane da Comune e Tper, restituiscono un quadro davvero positivo e incoraggiante sulla mobilità a Bologna - dichiara l'assessore alla Mobilità Andrea Colombo - in un anno, in totale controtendenza con la situazione nazionale, aumentano i passeggeri degli autobus (+3%), crescono i titoli di viaggio usati da chi prende tutti i giorni il mezzo pubblico (+5% di abbonamenti annuali e +13% di mensili), c’è un boom di ciclisti (che hanno raggiunto per la prima volta il 10% del totale degli spostamenti urbani), e contemporaneamente diminuisce ancora il numero di auto private (-3%).
L’insieme di questi numeri conferma che a Bologna si sta trasformando la mobilità, che, con perfomance tra le migliori in Italia per le realtà confrontabili alla nostra, diventa sempre meno dipendente dal mezzo privato, con benefici per l’ambiente, la salute e la qualità della vita. Il trend, nelle sue opposte tendenze, è chiaro e univoco: sempre più cittadini lasciano a casa o non comprano la macchina, il cui tasso infatti è in calo, e scelgono di muoversi quotidianamente con i mezzi pubblici, in bici e a piedi, che non a caso presentano tutti indicatori in crescita. E’ dunque in corso un decisivo cambio di abitudini verso una mobilità più sostenibile, stimolato anche dalle crisi economica e ambientale, ormai sotto gli occhi di tutti anche in questi giorni".
Il cambiamento profondo in atto nel modo di muoversi in città, certificato da questi dati, è un risultato fondamentale, che premia la determinazione con cui passo dopo passo viene realizzata in modo strutturale una mobilità nuova per Bologna, con interventi sistematici e concreti per il trasporto pubblico, la ciclabilità e la pedonalità che procedono, come testimoniano i tanti cantieri aperti anche quest’estate, nonostante le difficoltà finanziarie e burocratiche.
"Nei prossimi mesi continueremo dunque a lavorare con convinzione sui tanti progetti già avviati per migliorare il sistema di trasporto pubblico urbano e metropolitano, e realizzare zone 30 km/h, piste ciclabili, isole pedonali, riqualificazioni urbane, interventi contro le barriere architettoniche e per la sicurezza stradale", conclude l'assessore Colombo.