Nel 2013 il Comune di Bologna si è trovato a fare i conti con un disavanzo di 45 milioni di euro rispetto all'anno precedente: 30,4 milioni di tagli da parte dello Stato, 6,6 milioni di minori entrate, e 8 milioni di maggiori spese.
Nonostante queste cifre l'Amministrazione ha scelto di continuare a garantire tutti i servizi ai cittadini, non aumentare l'Irpef e le tariffe.
Come recuperare questa cifra?
Il 42% del disavanzo (19,2 milioni di euro) verrà coperto grazie a un'ulteriore razionalizzazione della spesa. Un'altra quota verrà coperta dalla previsione di maggiori entrate (8,4 milioni di euro).
Infine, un punto di aumento dell’aliquota IMU sulla prima abitazione consentirebbe di colmare il disavanzo residuo: 17,4 milioni di euro. Chiedere uno sforzo ai proprietari di prima abitazione è quanto hanno fatto molti Comuni già dallo scorso anno, anche in misura maggiore di quanto, con un anno di ritardo, è costretto a fare anche il Comune di Bologna, se si vogliono salvaguardare i servizi e contribuire alla rinascita della città.
I servizi:
Socio-assistenziali: 58 milioni di euro
Educativi: 127 milioni di euro
Giovani e Sport: 11 milioni di euro
Comunicazione con il cittadino: 12 milioni di euro
Mobilità urbana: 25 milioni di euro
Territorio e Opere Pubbliche: 37 milioni di euro (di cui 18 milioni per la manutenzione)
Economia e Vivibilità urbana: 86 milioni di euro