Venerdì 30 aprile il giardino tra le vie Emilia Levante e Due Madonne è stato intitolato ad Angelo Senin. Alla cerimonia, che si è svolta nel rispetto delle misure imposte dalla pandemia, erano presenti la presidente del Quartiere Savena Marzia Benassi, la presidente dell'Anpi Bologna Anna Cocchi, i figli di Angelo Senin, Marina, Giuseppe, Giovanna, Antonio, Umberto, i nipoti Andrea, Lorenzo e Cristiana e Aldo Bacchiocchi che ha proposto all'Amministrazione comunale l'intitolazione.
Angelo Senin nasce il 7 ottobre del 1907 a Trieste e si trasferisce a Bologna nel 1917 come profugo a causa della prigionia del padre in Austria. Dopo gli studi presso il collegio San Luigi si iscrive all'università di Bologna dove si laurea nel 1929 in Giurisprudenza. Partecipa alla resistenza come membro del CNL, fu rapito e imprigionato dalle Brigate Nere. Dopo il suo rilascio entrò in clandestinità fino alla liberazione. Nella Giunta della Liberazione gli vengono conferite deleghe istituzionali ed è uno dei tre assessori delegati dal Sindaco Giuseppe Dozza. Diviene vicesindaco in rappresentanza della Democrazia Cristiana. Nel ’46, alle prime elezioni amministrative, viene eletto consigliere comunale e sarà rieletto nei due mandati successivi. Il 24 aprile 1966 gli viene conferita dal Comune la medaglia d’oro in occasione del 20° anniversario del primo consiglio comunale. Angelo Senin ha ricoperto nel corso della sua esistenza numerosi incarichi quali: presidente del quotidiano L’avvenire d’Italia, membro del CNEL, presidente ANERT, membro della CIDA, direttore generale della Banca del Monte di Parma, presidente della Cassa di Risparmio di Bologna. Muore a Bologna il 10 febbraio del 1991.
Foto Andrea Zamboni