Via libera della Giunta di Palazzo d’Accursio allo schema di convenzione per le nuove Case di Quartiere, a conclusione del percorso partecipato che sta accompagnando il rinnovamento dei centri sociali anziani verso le nuove esigenze dei cittadini, mettendo a disposizione la loro tradizione civica per il welfare di comunità. Lo schema di convenzione, che potrà essere adattato alle specifiche esigenze di quartiere, garantisce una visione cittadina unitaria delle Case, con l'obiettivo di farne il centro di attività e interventi sussidiari e complementari a quelli offerti dall’Amministrazione, aperto e accessibile alla cittadinanza e volto a promuovere la partecipazione delle persone anziane e dei cittadini in generale al lavoro di comunità e alla cura del territorio.
“Siamo soddisfatti del percorso fatto fino ad oggi – affermano gli assessori alla cultura e immaginazione civica, Matteo Lepore, e alle politiche per il terzo settore, Marco Lombardo - un lavoro corale svolto in collaborazione con i Quartieri, il Forum del Terzo Settore e i gestori delle Case di Quartiere. Da questo momento, grazie a questa cornice comune, le Case di Quartiere potranno continuare a essere un punto di riferimento importante per le persone anziane che vivono nei nostri quartieri, con progetti in grado di coinvolgere anche le famiglie e le nuove generazioni. Crediamo che le Case di Quartiere, insieme alle Case della Salute, alle Biblioteche di Quartiere e ai numerosi progetti di cittadinanza attiva, siano un pilastro fondamentale di quel sistema di welfare di comunità che fa di Bologna una città che sa prendersi cura delle persone. Nelle prossime settimane daremo seguito al percorso, anche promuovendo il confronto per la stesura di una Carta dei valori cittadina dedicata, appunto, alle Case di Quartiere”.
Le convenzioni saranno stipulate dal gestore e dal singolo Quartiere e includeranno il progetto di gestione della Casa proposto durante l’avviso pubblico di selezione e perfezionato in sede di co-progettazione. Il gestore agirà in autonomia e autogestione, nel rispetto del pluralismo politico e in sinergia con le linee di indirizzo del Quartiere e con i percorsi partecipativi promossi dall'Amministrazione. L'assemblea civica della Casa sarà lo strumento per coinvolgere le altre realtà e proposte locali. Un coordinamento delle Case di Quartiere garantirà gli obiettivi comuni di consolidamento delle reti del welfare di comunità e di sviluppo socio-culturale della cittadinanza. Gli immobili che ospitano le Case – ai Centri sociali esistenti si aggiunge l'edificio di piazza Spadolini 3 - saranno gestiti in comodato d’uso gratuito con pagamento delle utenze da parte del gestore, per attività senza scopo di lucro e con obbligo di reinvestire gli avanzi di gestione. Il Quartiere potrà chiedere l'utilizzo massimo di 20 giorni l'anno per attività istituzionali. Sono poi inserite nello schema di convenzione le regole comuni per somministrazione, rendicontazione e gestione delle aree ortive annesse e il divieto di installare nelle Case di Quartiere slot machine e video lottery. Nella nuova visione, le Case di Quartiere non saranno solo un punto di riferimento per la popolazione anziana, con le storiche attività ricreative e culturali e gli interventi di contrasto alla povertà relazionale, di promozione della socialità e di i sani e corretti stili di vita, di prevenzione socio-sanitaria, ma sarà rivolta a tutta la cittadinanza in una prospettiva intergenerazionale che coinvolgerà le persone sole, i giovani, gli adolescenti e le famiglie del territorio.