Il Consorzio dei commercianti di via D’Azeglio, in accordo con la Fondazione Sant’Orsola, il Comune di Bologna e Confcommercio Ascom Bologna, mette all’asta – in collaborazione con Charity Stars - le luminarie con le frasi della canzone “Nessuno vuole essere Robin” di Cesare Cremonini. L’intero ricavato andrà alla Fondazione Sant’Orsola per il progetto “più forti INSIEME”, a sostegno del Policlinico e di tutto il personale degli ospedali di Bologna in prima linea nel combattere l’emergenza coronavirus.
L’asta si compone di 20 lotti - che possono comprendere una singola luminaria oppure una frase completa, composta da più di una luminaria - e si svolgerà sulla piattaforma internazionale di aste di beneficienza CharityStars, a partire da giovedì 19 marzo alle ore 10, per terminare alle ore 18 di giovedì 2 aprile. Il ricavato sarà devoluto al progetto “più forti INSIEME”, con cui la Fondazione Sant’Orsola Onlus sostiene gli ospedali di Bologna nell’emergenza coronavirus.
Le donazioni serviranno per attivare nuovi posti in terapia intensiva e aprire reparti dedicati, ma anche per sostenere con servizi e aiuti concreti il personale che lavora in prima linea per difendere la salute di tutti. In particolare, grazie alle donazioni già arrivate al progetto, sono stati attivati voucher e rimborsi, fino a 1.000 euro, per sotenere le famiglie degli operatori sanitari nelle spese di babysitter, educatori e badanti, e chi lavora in ospedale per l'emergenza coronavirus potrà anche contare sulla possibiltà di dormire in albergo, evitando così di contagiare la famiglia, e di ritirare la spesa in punti di consegna attivati vicino all'ospedale.
“Le luminarie di via D’Azeglio a Bologna, dal primo giorno di accensione, sono diventate – racconta Cesare Cremonini - un simbolo di aggregazione e condivisione per la città. È stato per me motivo di grande gioia illuminare Bologna nei giorni più sereni del Natale. Oggi è ancora più forte il sentimento e il desiderio che queste “nostre” luminarie possano aiutare ancora la nostra città. Nel pieno di una emergenza nazionale, grazie alla collaborazione con la fondazione Sant’Orsola, l’associazione commercianti di Via D’Azeglio e CharityStars, le luminarie saranno messe all’asta e l’intero ricavato andrà alla Fondazione Sant’Orsola per il progetto “più forti INSIEME”, a sostegno del Policlinico e di tutto il personale degli ospedali di Bologna in prima linea nel combattere l’emergenza Coronavirus. Tutti noi potremo davvero diventare Robin ed essere al servizio dei veri supereroi : i nostri medici e tutto il personale sanitario che in questo momento più che mai ha bisogno del nostro massimo supporto”.
“Il Consorzio – ha commentato il presidente dei commercianti di via D’Azeglio Simone Dionisi - da sempre attento ai bisogni della comunità, ha ideato questo progetto con l’unico scopo di aiutare. Ed in questo momento storico, così particolare, abbiamo ritenuto che non esistesse cosa migliore da fare che sostenere tutti gli operatori in ambito sanitario nella loro lotta al Covid-19. La speranza è che tutti e tutto torni alla normalità quanto prima, ma nel frattempo vi chiediamo di lasciare insieme a noi la vostra impronta in questo sforzo comune”
“La tecnologia è indispensabile – spiega il presidente di Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – ma sarà grazie al senso di responsabilità di ognuno di noi e alla passione e all’abnegazione del personale in prima linea se tutti insieme potremo uscire da questa emergenza. Per questo siamo partiti da loro, cercando di tradurre la gratitudine in aiuti e servizi concreti, che li aiutino a sostenere le preoccupazioni e la stanchezza, il peso che portano sulle proprie spalle per il bene di tutti noi”.
“Quando abbiamo inaugurato le luminarie di via D’Azeglio insieme a Cesare Cremonini eravamo in migliaia uniti dalla passione per la musica e per Bologna – afferma Matteo Lepore, assessore Cultura e marketing territoriale del Comune di Bologna - Con le stessa energia, sono certo ci saranno bolognesi e italiani desiderosi di partecipare all'asta di beneficenza dedicata a sostenere gli sforzi della Fondazione Sant'Orsola e degli ospedali bolognesi per la cura dei pazienti in questa emergenza Covid19. Ognuno di noi può fare la propria parte, ciascuno secondo le proprie possibilità, per stare al fianco di medici, infermieri e personale sanitario nella nostra regione".