La Giunta di Virginio Merola ha approvato un pacchetto di misure a sostegno delle famiglie impegnando risorse che vanno ad aggiungersi a quelle stanziate dalla Regione Emilia-Romagna e ampliando così la platea dei beneficiari che avranno da subito sconti sulle rette del nido, sulla mensa scolastica e sulla Tari. La manovra vale per il Comune di Bologna un impegno finanziario di 500.000 euro per estendere gli sconti sulle rette dei nidi anche alle famiglie con un Isee compreso tra 26.000 e 35.000 euro, e almeno 2,5 milioni di euro per scontare la Tari alle famiglie con un Isee inferiore ai 26.000 euro e con uno o più figli fino a 26 anni di età. Per quanto riguarda lo sconto sulla mensa scolastica, è possibile grazie all’impiego delle risorse ministeriali del fondo per le mense biologiche che il Comune di Bologna si è aggiudicato per l’eccellenza del proprio servizio. La manovra di sostegno alle famiglie in complesso è articolata su tre delibere licenziate dalla Giunta di Palazzo d’Accursio nella seduta di martedì 5 novembre e che, per quanto riguarda nidi e Tari, saranno proposte al Consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Gli sconti sulle rette dei nidi e sulla mensa scolastica hanno effetto già dall’anno scolastico 2019/2020. Lo sconto sulla Tari vale dal 2020 e interessa una platea potenziale di 38.000 famiglie.
Nidi, il Comune garantisce uno sconto da 500 a 800 euro l’anno a chi ha un Isee compreso tra 26.000 a 35.000 euro
Ai 2,3 milioni trasferiti al Comune dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della misura “Al nido con la Regione” mirata ad abbattere le rette per le famiglie con un Isee non superiore a 26.000 euro, il Comune di Bologna aggiunge 500.000 euro di risorse proprie per garantire lo sconto anche alle famiglie con un Isee compreso tra 26.000 e 35.000 euro: in questo modo a beneficiare dell’abbattimento delle rette saranno più di sette iscritti al nido (sia pubblico che privato convenzionato) su dieci. Gli sgravi, così come la retta, sono differenziati a seconda della capacità economica delle famiglie, misurata dall’indicatore Isee. Per le fasce Isee fino a 26.000 euro coperte dalle risorse regionali (2.188 famiglie con bambini che frequentano i nidi comunali e in concessione) lo sconto massimo è di circa mille euro l’anno. Grazie alle risorse del Comune lo sconto sarà garantito anche a chi ha un Isee compreso tra 26.000 e 35.000 euro (più di 300 iscritti ai nidi comunali e in concessione) e andrà da un minimo di 500 euro a un massimo di 800 euro all’anno.
Sempre con le risorse della Regione, la misura viene estesa a tutto il sistema integrato dei servizi educativi, quindi anche alle famiglie dei bambini che frequentano nidi, piccoli gruppi educativi e sezioni primavera in convenzione. In questo caso le famiglie interessate con un ISEE fino a 26.000 euro sono poco meno di 300 e lo sconto concesso consentirà di seguire la rimodulazione delle rette dei nidi comunali, come già accade oggi grazie alle convenzioni in essere. Anche in questo caso, grazie alle risorse del Comune, lo sconto verrà esteso alle famiglie con un Isee tra 26.000 e 35.000 euro, che si stima siano circa 150.
Nel complesso dunque la manovra interessa circa 3.000 famiglie sulle 4.000 con bambini iscritti ai servizi educativi in città.
La manovra, salvo successiva conferma per gli anni scolastici successivi a seguito dei provvedimenti regionali, si applica dall’anno scolastico 2019/2020, cioè quello in corso. Lo sconto sarà riconosciuto d’ufficio nel calcolo dei bollettini per le famiglie iscritte ai nidi comunali, negli altri casi sarà definita la modalità con i nidi privati convenzionati. A tutte le famiglie arriverà una comunicazione con i dettagli del provvedimento.
Mensa scolastica gratuita per più di un mese su dieci
Ogni bambino iscritto in modo continuativo alla refezione scolastica avrà diritto a 28 pasti gratuiti in mensa nell’anno scolastico 2019/2020. Ogni famiglia risparmierà dunque quasi un mese e mezzo su dieci. La misura è possibile grazie alla decisione del Comune di investire così la maggior parte delle risorse del fondo ministeriale per le mense biologiche che Palazzo d’Accursio si è aggiudicato grazie all’eccellenza del proprio servizio. Il fondo riserva a Bologna poco più di 3 milioni di euro di cui 2,5 milioni destinati alla riduzione dei costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa scolastica. Per fare in modo che rimanga inalterata la proporzionalità delle tariffe ai valori Isee di ciascun utente, la modalità più pratica è stata quella di stabilire un numero di pasti gratuiti da riconoscere a ciascun iscritto, quantificato in 28 pasti per gli iscritti al servizio continuativo (scuola d’infanzia comunale e privata paritaria, scuola primaria) e 6 pasti per gli iscritti al servizio per la sola frequenza di laboratori e attività pomeridiane nelle scuole secondarie di primo grado.
Anche in questo caso le famiglie non devono fare nulla: lo sconto sarà già contenuto nei bollettini in arrivo in buchetta.
Tassa sui rifiuti scontata a chi ha figli under 26 e Isee fino a 26.000 euro
Il sostegno alle famiglie è contenuto anche nella delibera che aggiorna il regolamento della tassa rifiuti (Tari) e che vale un impegno finanziario del Comune di circa 2,5 milioni di euro. Dunque dal 2020 sarà applicata automaticamente la riduzione della Tari a favore di nuclei familiari in cui siano presenti uno o più figli di età pari o inferiore a 26 anni e la cui dichiarazione Isee sia inferiore o uguale a 26.000 euro. In particolare, la riduzione sarà del 10% per le famiglie con un figlio under 26 (alla data del 31 dicembre dell’anno precedente all’annualità oggetto di riduzione); del 20% per le famiglie con due figli under 26; del 30% per le famiglie con tre o più figli under 26. La quantificazione della Tari sarà automatica una volta che il cittadino avrà presentato la dichiarazione Isee. Per ottenere lo sconto nel 2020, l’Isee va fatta entro il 31 dicembre 2019: se la famiglia ha già un Isee per altri servizi, il Comune utilizzerà quella purché sia valida al 31 dicembre 2019; se invece non si possiede un Isee, basterà farla al Caaf e non sarà necessario presentarla ad alcun ufficio comunale perché il Comune a quel punto la preleverà in automatico dalle banche dati Inps e calcolerà lo sconto sulla Tari.