Si intitola e la volpe disse al corvo. Corso di Linguistica generale il nuovo progetto speciale che Bologna dedica a Romeo Castellucci, regista teatrale e cofondatore della Societas Raffaello Sanzio, di recente insignito dalla Biennale di Venezia con il Leone d’oro alla carriera.
Il progetto preso il viaal teatro Comunale il 14 gennaio con il grande successo della prima nazionale di Parsifal di Richard Wagner, prima regia lirica per Castellucci e titolo che apre la nuova stagione della Fondazione Teatro Comunale. Un omaggio a Wagner, artista la cui fortuna musicale in Italia è da sempre molto legata alla città, nel centesimo anniversario della prima rappresentazione di quest’opera che avvenne proprio sul palco di Bologna nel 1914. Parsifal è occasione per Castellucci di indagare l’origine mitica del Graal, oggetto da sempre perduto, vuoto fondante che appartiene all’intimo di ciascuno e per Bologna punto di partenza ideale di un progetto che si articolerà come un percorso a 10 tappe e che si protrarrà fino a maggio.
e la volpe disse al corvo. Corso di linguistica generale, il cui titolo è stato appositamente scelto dall’artista per descrivere una trama concentrata sui temi del linguaggio e del rapporto con la lingua, attraverserà Bologna tracciando una complessa drammaturgia urbana, costituendosi contatto tra i linguaggi del contemporaneo e la città. Il programma, curato da Piersandra Di Matteo, si compone di eventi collocati in specifici luoghi, scelti per le loro caratteristiche storiche, architettoniche e urbanistiche. Spettacoli, istallazioni, performance, proiezioni, incontri e un concerto, pensati da Romeo Castellucci con gli operatori culturali della città, tessuto vivo, impegnato nella costruzione di un nuovo modello culturale contemporaneo.
Ed è proprio nel segno della collaborazione tra Istituzione Bologna Musei, Fondazione Cineteca di Bologna, Fondazione Teatro Comunale, La Soffitta –Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, Xing, Angelica Festival Internazionale di Musica e DOM La cupola del Pilastro che il progetto, prende corpo, si afferma e si dilata in un tempo lungo, per affermare un modello culturale che non si confonda con le strategie di marketing e soprattutto per rendere omaggio a un artista straordinario, la cui fama internazionale sarà sancita anche dal conferimento della laurea honoris causa in Discipline della Musica e del Teatro che l'Università di Bologna, su proposta del Dipartimento delle Arti ha deciso di assegnargli nel 2014.