Pubblicato l'avviso pubblico rivolto agli operatori del Terzo settore finalizzato a raccogliere idee di collaborazione con l'Amministrazione comunale per progetti di cura e rigenerazione dei beni comuni, che vedano il coinvolgimento di adulti richiedenti asilo o rifugiati.
Cittadini, realtà del territorio e richiedenti asilo potranno prendersi cura insieme di aiuole, parchi e aree verdi, potranno intervenire sugli arredi urbani degli spazi pubblici, potranno pulire muri dal vandalismo grafico e riqualificare strade, piazze, portici, aree scolastiche, edifici e molto altro. Gli interventi possono inoltre essere integrati da attività complementari per il rinforzo linguistico, per la socializzazione e l’inclusione sociale.
L’Avviso, pubblicato dal Comune in collaborazione con l’Istituzione per l’inclusione sociale “Achille Ardigò e Don Paolo Serra Zanetti”, l’ASP Città di Bologna e la Prefettura, ha una triplice finalità: oltre a migliorare la qualità degli spazi pubblici dei quartieri, attraverso le attività di cittadinanza attiva si vuole favorire l’incontro dei volontari con i bisogni e le risorse presenti nel territorio, ma soprattutto si punta a contrastare stereotipi, pregiudizi e discriminazioni nei confronti dei richiedenti asilo e rifugiati.
Con l’Avviso il Comune punta dunque a raccogliere idee per attività che verranno valutate e coprogettate con il coinvolgimento dei Quartieri cittadini. Al termine della coprogettazione verrà redatto un patto di collaborazione per definire gli obiettivi e le modalità operative per svolgere l’attività.
Asp Città di Bologna e la Prefettura cureranno invece l’individuazione dei rifugiati e richiedenti asilo attualmente ospiti nelle strutture di prima e seconda accoglienza, compreso l’Hub di via Mattei, che si renderanno disponibili a essere inseriti nei progetti.
La formazione formazione prevista a favore delle persone coinvolte sarà a cura dei soggetti della rete Case Zanardi-Insieme per il lavoro, già selezionati dall’Istituzione per l’inclusione sociale.
Il Comune può favorire la realizzazione degli interventi concordati nel Patto di collaborazione attraverso la fornitura di beni e servizi, il rilascio di agevolazioni e il lavoro del proprio personale. Possibili anche contributi economici per l’acquisto delle attrezzature e strumentazioni, spese di trasporto e organizzative, prestazioni professionali per personale non volontario entro il limite massimo del 50% del contributo concesso.
L'avviso pubblico rimarrà aperto fino alla fine del andato amministrativo: giugno 2021. Potranno essere realizzati nel 2018 solo i progetti che saranno presentati entro il 17 settembre.
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