Bel raggio lusinghiero, Semiramide e le donne di Rossini è un racconto d’opera in tre puntate per Bologna Estate 2018, in scena nel parco di Casa Lyda Borelli, via Saragozza 236 mercoledì 18, sabato 21 e mercoledì 25 luglio alle 21 (ingresso gratuito). Nell'anniversario rossiniano Opificio d’Arte Scenica propone un racconto-concerto tratto da Semiramide di Gioachino Rossini, un’opera seria che si allontana dal Rossini buffo e più noto, rivolgendo l’attenzione a tratti sconosciuti e sorprendenti della personalità del maestro, per raggiungere e interessare, con un racconto piacevole e ricco di spunti di riflessione, pubblici diversi per età e cultura, senza escludere i meno abituati al melodramma. Ingresso gratuito
Per raccontare questo Rossini umbratile e sofferente, Opificio d'Arte Scenica dà voce alla regina Semiramide, uno dei suoi personaggi femminili più complessi, immaginando che Semiramide, narrando di sé, giunga a specchiarsi e a dialogare con le tre grandi presenze femminili che hanno amato, formato, sostenuto e curato in vita il compositore: Anna Guidarini, cantante e madre; Isabella Colbran, cantante e moglie; Olympe Pelissier, seconda moglie e vestale dei lunghi anni vissuti lontano dai teatri.
La voce femminile è dunque vera protagonista di questi tre appuntamenti che la regia di Gabriele Duma declina nel racconto interpretato da Antonella Franceschini e nel canto del soprano Scilla Cristiano, mentre il sound designer Roberto Passuti darà alle voci la possibilità di farsi scena grazie ad un set elettronico e la pianista Noriko Morimoto suonerà alternando modalità classiche alla pratica contemporanea del pianoforte preparato e percosso. Infine le chitarre di Guido Sodo dialogheranno col pianoforte e con le voci, arricchendo il racconto di graffianti sonorità contemporanee, e interpretando le trascrizioni della Semiramide di Mauro Giuliani, il Paganini della chitarra, chitarrista e compositore contemporaneo di Rossini che a lui dedicò sei opere, le Rossiniane, vere gemme del repertorio chitarristico di tutti i tempi.
Semiramide (1823), è l'ultima opera composta da Rossini in Italia, a Castenaso, prima del suo trasferimento a Parigi, mette in musica la vicenda della mitica regina assira, raccontata quale donna avida di potere, forse madre incestuosa, omicida, lasciva, personificazione della scellerata Babilonia.
I personaggi principali sono: Anna Guidarini, cantante non famosa ma dotata, indirizzò il figlio allo studio della musica e si esibì con lui ancora bambino. All’arresto del marito, reo d’aver simpatizzato con i giacobini, sostenne la famiglia con decisa risolutezza. Tramite un imponente carteggio seguì da lontano, ma passo passo la straordinaria carriera del figlio, per il quale nutriva, ricambiata, un profondo affetto; Isabella Colbran, celeberrima cantante, di otto anni più grande. Più ricca e più famosa di Rossini, lo conobbe a Napoli dove si esibiva da Primadonna Assoluta. Per lei e con lei Gioachino scrisse molti straordinari ruoli. Sinceramente innamorato lui la sposò. A matrimonio esaurito, nella loro villa di Castenaso, lei, persa la voce, si ritrovò sola in campagna dopo i trionfi nei teatri di mezza Europa. Semiramide è stato l’ultimo grande ruolo che ha cantato; Olympe Pélissier, francese, cortigiana dal turbolento passato, amante di Sue e di Balzac, conobbe Rossini per caso. Iniziarono una relazione pubblica e alla morte della Colbran si sposarono. Olympe si prese cura di lui con dedizione assoluta, riuscendo anche a risollevarlo da una cupa depressione e riportandolo a comporre. Nel loro salotto a Passy si incontravano i maggiori artisti dell’epoca. Alla morte di Rossini visse per la sua memoria.
Gli spettacoli sono a ingresso gratuito.