Entro il mese di giugno saranno eliminati sei esemplari di grandi dimensioni che all'ultimo monitoraggio del patrimonio arboreo comunale sono risultati irrimediabilmente compromessi. Si tratta di un pioppo ibrido con un diametro del tronco di 118 centimetri nel parco delle Caserme Rosse; un platano del diametro di 107 centimetri al Casalone; un pioppo bianco e una quercia, rispettivamente di 72 e 81 centimetri di diametro, nel parco Scandellara; un platano di 95 centimetri in viale Berti Pichat e infine di un cedro di 87 centimetri nel parco di San Michele in Bosco.
Su questi esemplari, che presentavano già fenomeni degenerativi dei tessuti legnosi come funghi e cavità visibili, sono state condotte nelle scorse settimane indagini approfondite utilizzando un tomografo, strumento che è in grado di rilevare le alterazioni del legno causate dall'azione di organismi patogeni. L'esito ha evidenziato che la resistenza meccanica delle piante è ormai compromessa dall'assottigliamento della parete di legno residua, rendendo necessario l'abbattimento per la salvaguardia dell'incolumità pubblica.
Tutti gli alberi saranno sostituiti con nuovi esemplari alla prima stagione utile.
Nel frattempo l'abbattimento del grande platano monitorato all'interno del Parco della Montagnola ha confermato gli esiti delle perizie, come si può vedere dalle immagini che mostrano la grande cavità presente nel tronco e che aveva interessato anche alcuni dei rami principali dell'albero, imponendone l'abbattimento nell'ottica della salvaguardia della pubblica incolumità.