Quest’anno la scuola d’infanzia comunale inizierà il 3 settembre, in anticipo di una settimana rispetto agli scorsi anni scolastici. Questa scelta organizzativa, illustrata mercoledì 30 maggio alle organizzazioni sindacali, è l’esito di un’ampia riflessione sul calendario scolastico condotta dall’Amministrazione comunale in queste settimane di trattativa sindacale sull’impegno delle insegnanti durante i mesi estivi.
L’Amministrazione comunale dunque conferma di non volere realizzare nel mese di luglio attività per bambini da 3 a 6 anni con personale proprio. L’offerta di servizi estivi messa in campo a luglio dai privati convenzionati per questa fascia d’età è infatti qualificata e diffusa su tutto il territorio cittadino, e su cui l’Istituzione Educazione e Scuola interviene con un’azione di valutazione e accreditamento e, dunque, rispondente alle esigenze della famiglie.
Una novità invece è rappresentata dalla volontà dell’Amministrazione comunale di riaprire le scuole comunali il primo giorno utile di settembre, che per il 2018 è il lunedì 3, utilizzando la flessibilità prevista dal calendario scolastico regionale. In questo modo i bambini delle scuole comunali dal 3 settembre potranno tornare nelle proprie scuole, con le proprie insegnanti, per iniziare l’anno, in un periodo in cui le opportunità di servizi alternativi per quella fascia di età sono molto poche. È questa la ragione per cui la risposta che l’Amministrazione dà con l’apertura anticipata della scuola comunale, dopo due mesi dalla sospensione delle attività scolastiche, assume un particolare valore per le famiglie.
Novità anche per quanto riguarda la programmazione delle attività laboratoriali per tutto il personale scolastico, che negli scorsi incontri sindacali erano state proposte su temi rilevanti per la qualità dell’offerta educativa. Il personale non dovrà svolgere nessun laboratorio a luglio, ma questi saranno realizzati durante l’anno scolastico. Tra i temi proposti il nuovo progetto pedagogico e la sicurezza nell’educazione all’aperto.
Avere più tempo a disposizione consentirà una più ampia partecipazione del personale anche nella fase di programmazione delle attività e di individuazione dei temi da trattare.
Infine, a partire dal prossimo anno scolastico si sperimenterà in alcune scuole un nuovo modello di orario di lavoro che permetterà al personale con il contratto enti locali di accantonare una parte delle ore di lavoro, da utilizzare in modo più flessibile e più funzionale per un potenziamento mirato delle attività, nell’ambito della programmazione educativa di ogni scuola. Anche questa decisione risponde alla richiesta da tempo avanzata dal personale di una maggiore flessibilità nella programmazione educativa.
Nel complesso queste innovazioni, oltre ad ampliare e qualificare l’offerta educativa della scuola d’infanzia comunale, rispondono all’esigenza di una maggiore armonizzazione dei due contratti collettivi di lavoro attualmente applicati alle insegnanti, quello “Scuola” e quello “Enti locali”.