Dal 2008 ad oggi sono stati circa 100.000 i contatti agli sportelli sociali del Comune di Bologna, e oltre 1 milione e mezzo le pagine visitate nel sito web dedicato al servizio. Questi i dati principali del bilancio di 5 anni degli sportelli sociali, la porta di accesso per i cittadini al sistema dei servizi in campo sociale e sociosanitario.
La loro funzione è quella di informare e orientare i cittadini, avviare i percorsi di eventuale presa in carico da parte del sistema dei servizi sociali, fungere da osservatorio dell'andamento della domanda sociale in città, e contribuire alle attività di promozione sociale nel proprio territorio. Un compito non facile, soprattutto nei confronti delle situazioni più articolate, dove il bisogno dell'utente si manifesta tra incertezze e complessità, spesso non facilmente decodificabile nell'ambito di un colloquio ad uno sportello o, magari, telefonico.
Per affrontare meglio questa complessità gli sportelli di Bologna stanno organizzando anche una presenza regolare di un assistente sociale allo sportello in modo che il livello informativo e quello di raccolta di maggiori elementi per una eventuale presa in carico possano meglio intrecciarsi.
Agli sportelli sociali in questi anni c'è stato un accesso soprattutto di persone anziane, di famiglie con minori, e di adulti in situazione di disagio sociale, target quest'ultimo in crescita negli ultimi anni a causa della crisi.
Le persone disabili accedono in maniera relativa allo sportello, ma questo anche in funzione della presenza ormai da oltre un decennio di una articolata gamma di servizi informativi online molto utilizzati, avviati dal precedente sportello comunale Informahandicap CRH. Il target immigrati accede per i problemi specifici (arrivo in città, abitare, lavoro, pratiche amministrative, pratiche sanitarie) allo sportello specializzato dell'Azienda per i servizi alla persona Poveri vergognosi.
Circa i bisogni manifestati dalle persone agli sportelli quello economico è il prevalente, anche se di sovente dietro alla richieste economica si celano anche altre complesse problematiche, seguito dalle necessità di cura (anziani, disagio nelle famiglie), l'ascolto, l'orientamento e informazione sui servizi, le esigenze relative all'abitare. Gli utenti sono per la maggior parte italiani, e il rimanente di altre nazioni, con prevalenza di extracomunitari.
Gli sportelli sociali sono 10, presenti in tutti i quartieri cittadini, e sono aperti il martedì e giovedì dalle 8.15 alle 17.30. Il sito web offre una banca dati sui servizi con oltre 130 schede tematiche interrogabili sia per target di utenza che per tipologia di servizio. Sono circa una cinquantina le persone impegnate nelle realtà dei servizi sociali territoriali di quartiere, ed una assistente sociale funge da coordinatore.
Il sistema degli sportelli sociali non si limita ad "aspettare" gli utenti, ma li informa regolarmente con due servizi di newsletter gratuiti: quella dello sportello sociale con cadenza mensile e quella dedicata all'ambito della disabilità che esce ogni due mesi. Complessivamente le due newsletter raggiungono 4.300 persone.
Sportelli sociali 2012: i dati di attività.