In Emilia-Romagna gli uomini responsabili di almeno un atto di violenza fisica o sessuale nell’arco della vita di una donna sono pari al 33,6%; i partner e gli ex partner sono pari al 14,6% (ISTAT 2015). Si tratta di un fenomeno in forte emersione grazie alla presenza radicata in questo territorio dei Centri antiviolenza e di un clima culturale e una sensibilità sociale più aperti al riconoscimento dell’inaccettabilità dell’uso della violenza, dei bisogni delle donne e di bambine e bambini che ne sono vittime.
Per questo motivo ha aperto in via de’ Buttieri 9 "Senza violenza" un luogo di ascolto e aiuto per uomini che usano violenza nelle relazioni di intimità e vogliono smettere. La nascita di questo centro viene da lontano. Ha una storia e un percorso strettamente intrecciato con quello della Casa delle donne di Bologna e con la Casa delle donne contro la violenza di Modena ed in particolare alcune operatrici e socie di questi Centri antiviolenza che hanno cercato, pensato e voluto un luogo come questo. Allo stesso tempo quello che ha reso possibile questo progetto è stato l’incontro con uomini sensibili e con un percorso proprio sulla questione del genere e della differenza sessuale, disposti a spendersi e ad impegnarsi a livello personale, politico e professionale per far cessare la violenza maschile contro le donne. Questo centro nasce da un atto di fiducia e da una scommessa, che per alcuni/e è una ferma convinzione: che sia possibile lavorare insieme uomini e donne contro la violenza maschile, che nel qui e ora di questa esperienza si possa riconoscere e de-costruire il dominio praticato e/o interiorizzato, vivere e sperimentare un mondo migliore. Il Centro è stato ideato a partire dall’esperienza e dal punto di vista che le donne hanno espresso sulla violenza maschile e dalla convinzione che la libertà e l’autodeterminazione femminili siano fondamenti di civiltà da salvaguardare e affermare per tutti e tutte.
Le cause e i contesti della violenza maschile contro le donne - che colpisce in particolare partner ed ex partner e spesso coinvolge anche i/le figli/e - sono complesse e molteplici. Gli uomini che agiscono violenza ripetutamente in una relazione creano una situazione di dominio e di controllo, di paura e di tensione costante, profonda- mente lesiva dei diritti umani di chi ne è vittima.
L’associazione Senza Violenza nasce nel 2013 su iniziativa di Paolo Ballarin, Giuditta Creazzo e Gabriele Pinto, per affermare l’inaccettabilità di ogni forma di prevaricazione e promuovere un’assunzione di responsabilità maschile e della società intera del problema della violenza contro le donne, quale elemento costitutivo di un patto di cittadinanza nuovo fra uomini e donne. Il Centro contribuisce concretamente a questo obbiettivo, offrendo agli uomini autori di violenza percorsi individuali e/o di gruppo gratuiti, diretti al cambiamento dei comportamenti violenti e attraverso un’azione politico culturale di informazione, formazione e sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza e alle istituzioni.
L’uso della violenza è, ad oggi, prerogativa maschile. È necessario che gli uomini si assumano la responsabilità e pongano fine alle violenze che agiscono contro donne e bambine/i.
Il nuovo Centro nasce da un protocollo di collaborazione tra l’associazione Senza Violenza, il Comune di Bologna, la Casa delle donne per non subire violenza e ASP Città di Bologna, già partner con ASC InSieme nel progetto Radice, da cui l’azione ha preso le mosse.
Senza Violenza - luogo di ascolto e aiuto per uomini
Via de’ Buttieri 9, Bologna
Orari di apertura: lunedì e mercoledì dalle 14:30 alle 19:30
Negli stessi orari è attiva la linea telefonica dedicata: 349 1173486
Per informazioni: senzaviolenza.bo@gmail.com