Il Sindaco di Bologna Virginio Merola ha ricordato Concetto Pozzati, scomparso martedì 1 agosto a Bologna.
"Pittore elegante, artista mai omologato, uomo di impegno civico e amministratore attento e preparato: Concetto Pozzati, veneto di nascita, aveva scelto di vivere a Bologna - ha detto il Sindaco Merola - lo ringraziamo, ci ha arricchiti di bellezza e di valori, come assessore alla Cultura ha saputo concretizzare progetti che ancora oggi segnano il profilo della nostra città come la Manifattura delle Arti e il Mambo come evoluzione della Gam alla cui realizzazione proprio Pozzati aveva contribuito in maniera determinante negli anni '70. Perdiamo una figura importante, il mio affettuoso abbraccio ai figli Maura e Jacopo".
La Vicesindaco Marilena Pillati ha partecipato all'ultimo saluto a Concetto Pozzati nella Cappella dei Bulgari dell'Archiginnasio di Bologna. Questo l'intervento della Vicesindaco:
"E' una grande emozione e un onore rappresentare il Comune di Bologna in questo luogo cosi importante e significativo nella storia della nostra comunità per dare l'ultimo saluto a Concetto Pozzati, artista, maestro e anche amministratore appassionato e lungimirante.
Desidero rivolgere ai figli Maura e Jacopo un abbraccio affettuoso e un ringraziamento sincero per aver voluto condividere questo particolare momento con la città di Bologna, la città che lo ha accolto moltissimi anni fa e che lui ha amato tanto.
Oggi la comunità bolognese gli rende omaggio e ricorda con gratitudine un artista che ha scelto la nostra città come luogo in cui vivere e operare e che qui ha lasciato un segno profondo, contribuendo in prima persona alla cosa pubblica, mettendo la sua immaginazione e il suo impegno al servizio della collettività con grande generosità.
Concetto Pozzati ha attraversato da protagonista la storia dell'arte contemporanea e questo non gli ha impedito di ricoprire un ruolo di primo piano anche nella storia culturale e politica della nostra città, nel cui tessuto civile lascia una traccia indelebile.
Consacrato da numerose mostre personali in musei italiani e stranieri e dalla partecipazione alle più importanti manifestazioni espositive internazionali, ha affiancato alla sua lunga carriera di artista una pluralità di ruoli diversi: da critico a curatore, da pubblicitario a impegnato e appassionato docente nelle Accademie di Belle Arti di Urbino, Firenze, Venezia e poi, per molti anni in quella di Bologna, dove ha formato alcuni dei più interessanti artisti che popolano oggi il panorama dell'arte a livello internazionale.
E proprio la sua personalità eclettica e generosa lo ha portato anche a mettersi in gioco accettando il ruolo di assessore alla cultura del Comune di Bologna, ruolo che ha ricoperto dal 1993 al 1996 nella giunta dell'allora sindaco Walter Vitali.
Sono stati anni molto intensi per la storia culturale della nostra città anche grazie alla sua visione aperta che ha dato il via ad alcuni tra i più importanti progetti degli ultimi decenni: tra questi, desidero ricordare la nascita del progetto della Manifattura delle Arti, con l'individuazione di un polo per le arti contemporanee e soprattutto il compimento di quel processo di autonomia degli istituti culturali, una peculiarità della storia amministrativa bolognese, un obiettivo cui aveva legato prioritariamente la sua attività di assessore.
Nella intensa relazione con cui il 17 ottobre 1994 presenta al Consiglio comunale la costituzione delle Istituzioni 'Cineteca del Comune di Bologna' e 'Galleria d'Arte Moderna Giorgio Morandi' afferma: 'La decisione che oggi dobbiamo prendere è dunque quella di dare a due istituti cittadini, e in seguito a tutti gli altri, gli strumenti tecnico-giuridici necessari per superare l'ambito ormai eccessivamente stretto della tradizionale autonomia culturale assumendo la piena respondabilità sociale del loro operato'.
Mi ha particolarmente colpita e commossa la forza e la lungimiranza di tale visione, che ha comunque trovato attuazione nelle successive decisioni dell'Amministrazione, e che facciamo nostra: l'Archiginnasio e Sala Borsa insieme a tutte le biblioteche di quartiere sono all'interno di una medesima autorevole istituzione, la GAM e tutti gli altri musei civici sono confluiti nello scorso mandato nell'istituzione Bologna Musei.
Concetto Pozzati ha profondamente influenzato Bologna. Il suo pensiero ampio e moderno sull'arte e più in generale sulla cultura ne ha cambiato la geografia, immaginando nuovi spazi dedicati e cambiando il volto delle istituzioni culturali.
In occasione del suo ottantesimo compleanno, il Comune di Bologna gli ha dedicato una mostra al MamBO dove sono state esposte per la prima volta contemporaneamente tutte le sue opere presenti nel patrimonio dell'Istituzione Bologna Musei, con l'aggiunta dell'opera 'Ortogonale pom', realizzata nel 1968 e poi donata dall'artista proprio in occasione di quella mostra.
Bologna, la sua città, lo saluta con gratitudine e si stringe con affetto a Maura, Jacopo e tutti i suoi cari".