È dedicato a Christian Boltanski il progetto speciale che la città di Bologna promuove in ambito culturale per l'anno 2017. L'autore francese, uno dei massimi artisti internazionali viventi, dal 26 giugno al 12 novembre prossimo sarà protagonista di "Anime. Di luogo in luogo", un percorso curato da Danilo Eccher e scandito in vari interventi e diversi luoghi della città che consente di presentare l’opera di Boltanski in tutte le sue dimensioni espressive.
Concepito con la stretta collaborazione ideativa dell’artista il progetto è promosso da Comune di Bologna e Emilia Romagna Teatro Fondazione, in collaborazione con Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e Regione Emilia-Romagna e si compone di diversi momenti complementari in cui l’interazione tra arte contemporanea, tessuto urbano e società si sviluppa intorno ai temi della memoria e del trascorrere del tempo inteso come ineluttabile passaggio tra la vita e la morte. Concetti evocati dal titolo del progetto, che attraversa tempi, luoghi lontani, filosofie e religioni diverse.
"Sono orgogliosa di questo progetto- afferma l'assessora Bruna Gambarelli - Christian Boltanski ha da tempo con Bologna un legame speciale, conosce la città, la ama e sa interpretarla. Lo ringrazio perché insieme abbiamo condiviso un viaggio tra centro e periferie alla ricerca dei luoghi più intonati alla sua poetica delicata e potentissima e di spazi capaci di fa risuonare il suo lavoro sulla memoria . Da questo percorso è nato "Anime. Di luogo in luogo", un progetto che rinnova lo sguardo sulla città, dedicato da Bologna a Boltanski e da Boltanski a Bologna".
Punto di partenza e centro nevralgico di questo viaggio in città è l'omonima mostra antologica visibile a MAMbo dal 26 giugno al 12 novembre. L'esposizione è la più ampia mai organizzata in Italia e presenta 25 opere, tra installazioni e video, selezionate tra le produzioni più significative dell'artista, tra cui figurano due lavori esposti per la prima volta in Europa: Volver e Animitas (blanc). Dal 26 giugno apre anche l'istallazione “Réserve” pensata per l'ex polveriera bunker del Giardino Lunetta Gamberini, uno spazio quasi sconosciuto alla città che si apre ora allo sguardo del visitatore, presentando una quieta distesa formata da 500 chilogrammi di abiti disposti al suolo e interamente ricoperti di coperte isotermiche di colore oro, come un deposito di oggetti che mostrano l’assenza del soggetto a cui appartenevano. Durante l'estate gli spazi antistanti all'ex polveriera saranno animati dalla compagnia teatrale Cantieri Meticci che ogni giovedì coinvolgerà il pubblico in un programma di attività alla scoperta della biografia e delle opere di questo straordinario artista.
Poi dal 27 al 30 giugno, nella sala grande del teatro Arena del Sole, prenderà vita l'installazione performativa “Ultima”, un evento concepito tra teatro musica e arte, frutto dell'immaginazione creativa di Boltanski e di due dei suoi collaboratori più cari, lo scenografo Jean Kalman e il musicista Franck Krawczyk che costituisce il momento principale delle celebrazioni del XXXVII anniversario della Strage di Ustica, a cui, ricordiamo, Boltanski ha dedicato la bellissima istallazione permanente che dal 2007 l'Istituzione Bologna Musei conserva nel Museo per la Memoria di Ustica.
In autunno l'attenzione si sposta interno dell'ex parcheggio Giuriolo, con "Take Me (I'm Yours)", un inusuale e ludico esperimento di arte popolare che indaga con ironia i processi di creazione di valore delle opere d'arte. Infine, la cornice di tutto il progetto è affidata a “Billboards”, un intervento diffuso di arte pubblica che collega centro e periferie attraverso 30 grandi immagini fotografiche. Sono gli sguardi dei nostri partigiani, presi dalle foto del sacrario di Piazza Nettuno. E' la nostra memoria vista da Christian Boltanski.