Un secolo fa, nel 1917, entrava in funzione il forno cittadino voluto dal sindaco Francesco Zanardi per far fronte alle difficoltà di approvvigionamento dei cittadini bolognesi nel corso della prima guerra mondiale. Il 5 maggio del 2007 quello stesso edificio diventava la casa di MAMbo, la nuova sede dedicata agli sviluppi più recenti dei linguaggi artistici, che raccoglieva l'eredità della Galleria d'Arte Moderna di Bologna. Per celebrare questi eventi, venerdì 5 maggio e sabato 6 maggio 2017 il MAMbo è aperto alla cittadinanza con due giornate di festa sul tema che guidò l'attività politica di Zanardi: “Pane e Alfabeto”.
I festeggiamenti si sono aperti venerdì con uno speciale laboratorio per le scuole a cura del Dipartimento educativo che ha visto i bambini felici di impastare e cuocere il pane con la forma di una lettera dell'alfabeto, per scrivere insieme proprio "Pane e Alfabeto", in un gioco pensato per stimolare progettualità, collaborazione e condivisione. In programma poi visite guidate alla collezione Permanente di MAMbo, alla mostra "My way. A modo mio" che celebra l'attività della gallerista Ginevra Grigolo, e alla Manifattura delle Arti. Sempre venerdì dalle 18 alle 22 il pubblico di tutte le età potrà rievocare le abitudini alimentari del secolo scorso con "Un piatto di 100 anni fa", un evento pensato in collaborazione con il Forno di Calzolari e l'Azienda Agrituristica Tizzano del Mercato Ritrovato, per scoprire gusti, sapori, odori persi da generazioni come la polenta povera (al pomodoro), la polenta sfregata nella saracca (aringa) e la minestra "Fogacci" o gustare uno speciale aperitivo nel Parco del Cavaticcio.
Il Bar – Bistrot Ex Forno proporrà in serata uno speciale aperitivo nel Parco.
Protagonista di sabato 6 maggio invece lo storico dell'arte Eugenio Riccòmini, che alle 11 nella Sala conferenze di MAMbo, intratterà il pubblico con le storie degli artisti che hanno messo, nei loro dipinti varie forme del nostro principale nutrimento. Tante forme diverse di pane e pagnotte di età diversa e di provenienza diversa: dall’antica Roma alla Spagna del tempo di Goya, fino alla pittura dei nostri giorni. Le celebrazioni si concludono con due visite guidate gratuite (fino a esaurimento posti) alla Manifattura delle Arti