Solido, con le tasse e le imposte invariate e, nonostante l'abolizione della Tasi, con un avanzo che consentirà a Bologna di crescere ancora in progettazione e nella cura e manutenzione della città: è la carta di identità del bilancio consuntivo 2016, licenziato dalla Giunta nell'ultima seduta e in procinto di arrivare prima in Commissione consiliare e poi in Consiglio comunale per l'approvazione. Si tratta del bilancio dell'anno delle elezioni amministrative vinte dal Sindaco Virginio Merola che confermando la tradizione virtuosa dei conti di Palazzo d'Accursio, ha ringraziato i titolari della delega al bilancio del primo e del secondo mandato, Silvia Giannini e Davide Conte, e tutta la macchina amministrativa del Comune, in particolare le aree Programmazione, Controlli e Statistica e Risorse finanziarie.
L'avanzo del 2016
Il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2016, al netto degli accantonamenti, ammonta a 57,4 milioni di euro.
Di questi, 24,6 milioni sono avanzo vincolato e quindi già con destinazioni specifiche: 7,5 sono vincolati per legge e principi contabili (le voci più consistenti qui sono le sanzioni edilizie e i proventi derivanti dal controllo del rendimento delle centrali termiche); 15,1 milioni sono trasferimenti e contributi esterni quindi di conseguenza vincolati ciascuno al proprio obiettivo; 0,7 milioni sono vincoli derivanti dalla contrazione di mutui; il rimanente 1,1 è costituito da rimborsi, donazioni o lasciti.
Altri 11,1 milioni di euro sono avanzo destinato agli investimenti e saranno suddivisi in 7,8 milioni per il global (manutenzione straordinaria del patrimonio comunale) e 3,3 milioni vincolati a investimenti specifici.
Rimangono 21,7 milioni di avanzo disponibile: 10 milioni, come prevede la legge, andranno nel Fondo crediti di dubbia esigibilità che arriva così alla copertura totale del 100%; 4,2 milioni di euro andranno a finanziare integralmente il global per la manutenzione straordinaria; 6 milioni di euro rimangono disponibili per eventuali esigenze che dovessero comparire durante l'anno in corso. Restano 1,5 milioni di euro di avanzo disponibile: questa è la quota prevista dalla programmazione dei lavori pubblici 2017 e che l'amministrazione ha deciso di destinare al conferimento di incarichi professionali di progettazione e direzione lavori. Le risorse sono necessarie per il raggiungimento degli obiettivi declinati nel Piano Poliennale degli Investimenti 2017-2019, considerata la consistenza delle risorse interne, sia in termini numerici che di competenze specialistiche. In particolare si prevede di destinare circa 330.000 euro per il conferimento di incarichi di direzione lavori o direzione operativa specialistica per l'attuazione di opere in corso o di imminente assegnazione mediante gara. Un'altra parte di risorse (circa 500.000 euro) è destinata al conferimento di incarichi di progettazione relativi, principalmente, all'adeguamento e messa in sicurezza di edifici scolastici sui quali si sta facendo un consistente lavoro di adeguamento e miglioramento. In particolare si prevede di finanziare la progettazione degli interventi di adeguamento alla normativa incendi di 60 nidi e materne (come previsto dalla delibera 55383/2017 approvata dalla Giunta comunale il 14 febbraio scorso), nonché le analisi e la progettazione di alcuni primi interventi di miglioramento sismico. C'è poi una fetta di risorse messa a disposizione per la progettazione di parte degli interventi straordinari finanziati dallo Stato, come il Piano Periferie e il progetto su Villa Salus, nei casi in cui ci sia necessità di professionalità specialistiche. Infine le ulteriori priorità riguardano interventi di mobilità legati all'ampliamento dell'offerta di parcheggi e di piste ciclabili.
Le entrate
Le entrate correnti, comprensive della quota di avanzo 2015 applicata, ammontano a 557,1 milioni di euro con un incremento di 8,7 milioni (di cui 3,9 milioni di entrate finalizzate) rispetto al 2015. Tutte le imposte e i proventi dei servizi educativi e socio-assistenziali sono rimaste invariate e non è stato introdotto alcun aumento impositivo a compensazione dell'abolizione della TASI per la prima casa. Il 2016 ha portato con sé anche alcune novità rispetto all'anno precedente. La prima è l'abolizione della TASI per tutte le abitazioni principali, con una riduzione di 48,7 milioni di euro. Poi c'è il fondo di solidarietà comunale aumentato complessivamente di 28,5 milioni dovuti alla compensazione della TASI e al rimborso agevolazioni IMU. Inoltre nel 2016 è stato iscritto a bilancio l'importo relativo alla causa vinta in primo grado per i minori introiti ICI per gli immobili di categoria D relativi agli anni 2002-2010 per 14,2 milioni di euro. Il consuntivo contiene anche proventi per servizi per 8,2 milioni di euro dovuti principalmente ai proventi della refezione scolastica per la modifica della forma gestionale del servizio dall'anno scolastico 2015/2016 e alle entrate da gestione della sosta che aumentano di 1,8 milioni di euro. Infine nel 2016 è venuta meno un'entrata straordinaria registrata del 2015 per 6,1 milioni di euro relativa a proventi straordinari derivanti dal programma unitario di valorizzazione di immobili pubblici (ex aree militari).
Le spese
Le spese correnti ammontano a 501,9 milioni di euro con un incremento rispetto al 2015 di 6,5 milioni di euro (di cui 3,5 milioni di entrate finalizzate). Al netto della quota di Fondo pluriennale vincolato e delle entrate finalizzate, l'incremento si riduce a 5,4 milioni di euro rispetto al 2015. Le differenze del 2016 sull'anno precedente sono: 3,5 milioni di spese per le elezioni amministrative e per i due referendum del 2016; 1,4 milioni per l'anticipo 2017 del trasferimento alla Fondazione Cineteca; mezzo milione di contributo straordinario alla Fondazione Teatro Comunale; 1,9 milioni di applicazione dell'avanzo vincolato del 2015 relativo a trasferimenti della Regione per il fondo sociale per l'affitto; 0,8 milioni per l'utilizzo gratuito del bus da parte dei ragazzi che frequentano le scuole medie; 4,8 milioni di maggiori spese per la refezione scolastica dovuti alla modifica della forma gestionale del servizio dall'anno scolastico 2015/2016; 1,1 milioni per la transizione abitativa. Ci sono poi dei segni “meno”: 5,1 milioni di spese sostenute fino a settembre 2015 per gli Uffici giudiziari (poi la gestione è rientrata nelle competenze statali); 2,9 milioni di spese patrimoniali straordinarie sostenute nel 2015 ma non nel 2016; 3 milioni di minori spese per il rimborso dei prestiti (un milione di quota interessi e due milioni di quota capitale).