Insieme di culture, conoscenze e lingue creano un luogo speciale di incontro, scambio, accoglienza e confronto. Lunedì 19 dicembre alle 17 inaugura Casa Murri, una comunità di seconda accoglienza per minori stranieri non accompagnati, che sono giunti in Italia senza la presenza di genitori o di adulti di riferimento, legalmente responsabili. Al taglio del nastro parteciperà Luca Rizzo Nervo, Assessore alla Sanità, Welfare e Innovazione sociale e solidale del Comune di Bologna.
Casa Murri si apre alla città per presentarsi e raccontarsi, per essere luogo di incontro, scambio e condivisione. Dal maggio 2016 la casa è affidata alla gestione delle cooperative sociali Open Group e Società Dolce, coordinate dalla cooperativa sociale Camelot all’interno del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) del Comune di Bologna.
L’immobile, di proprietà del Comune e da sempre dedicato all’accoglienza di minori in stato di necessità, è stato interamente ristrutturato e messo a disposizione dei bisogni di accoglienza dei minori presenti sul territorio.
Attualmente accoglie 12 ragazzi, ai quali sono garantiti alcuni servizi per favorire l'autonomia, come ad esempio la mediazione culturale e linguistica, l’orientamento ai servizi del territorio, la formazione professionale. Insieme agli operatori della comunità vengono definiti percorsi di reinserimento sociale e di orientamento al mondo del lavoro. Ricevono consulenza e sostegno psicologico, tutela socio-sanitaria e accompagnamento legale.
Casa Murri si trova nella prima periferia della città, a soli 10 minuti dal centro, questo favorisce reali percorsi di integrazione e autonomia, e permette ai giovani ospiti della struttura di mantenere le relazioni che hanno già stabilito in città.