Le sale del Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, ospitano fino al prossimo 22 settembre "GIORGIO MORANDI. Retrospective", mostra che celebra il genio dell'artista bolognese riunendo un centinaio di lavori tra dipinti, disegni, incisioni e acquerelli. Tra questi, cinque oli su tela e un disegno provenienti dalle collezioni del Museo Morandi di Bologna.
L'ampia retrospettiva, curata da Maria Cristina Bandera, tocca i temi principali della ricerca dell'artista: la natura morta, il paesaggio e i fiori, senza trascurarne altri meno ricorrenti se non addirittura rari, quali l'autoritratto e la figura umana, come nel caso delle Bagnanti del 1915. Si parte dalle prime opere che si muovono nell'ambito delle avanguardie per seguire l’evoluzione espressiva morandiana fino alla progressiva dissolvenza dei lavori degli ultimi anni, attraversando tutte le tecniche e le varianti esplorate dall'artista.
Le opere messe a disposizione dal Museo Morandi vanno dai Fiori del 1924, passando per tre nature morte una del 1942, e due del 1951, fino ai paesaggi del 1961 (matita su carta) e del 1962 (olio su tela).
A Bruxelles i lavori di Giorgio Morandi vengono accostati e posti in dialogo con quelli di un altro artista contemporaneo: Luc Tuymans. Scelta questa già da tempo sperimentata al Museo Morandi di Bologna - la più rilevante raccolta pubblica morandiana, attualmente ospitata nelle sale del MAMbo - in cui sono presenti opere di diversi autori tra i quali Wayne Thiebaud, Sean Scully e Tony Cragg.