"Visione Periferica" è il titolo della nuova edizione di Danza Urbana il festival internazionale di Danza nei paesaggi urbani che si svolgerà in città dal 4 al 15 settembre, nell'ambito di bè bolognaestate 2015. Un'edizione questa che si allarga a otto quartieri, riempiendone gli spazi con gli appuntamenti di un fitto programma di appuntamenti, per gettare uno sguardo periferico e laterale sulla città, uno sguardo più morbido, ma preciso e teso a risvegliare una “percezione attiva” nei cittadini/spettatori. Insomma una visione non retorica o solamente contemplativa, ma quanto più possibile reale che insedia la danza tra le pieghe degli edifici e la rende“paesaggio”.
Si comincia il 4 settembre alle 17 alle Serre dei Giardini Margherita dove un architetto (Massimiliano Casavecchia), un sociologo (Stefano Laffi) e due artisti (Leonardo Delogu e Nejla Yaktin), coordinati dal critico Andrea Nanni incontreranno il pubblico per riflettere sul “concetto” di periferia inteso come laboratorio permanente, frontiera mobile e paesaggio in continua evoluzione e sulla relazione tra Arte e cambiamenti urbanistici e sociali.
Poi, fino al 15 settembre il festival accoglie gli spettacoli di artisti e compagnie internazionali – tra i quali segnaliamo Cindy Van Acker, Nejla Yatkin e la compagnia spagnola La Veronal che presenterà "Bologna: La trilogia della vita", lavoro ispirato al ciclo di film di Pier Paolo Pasolini e inserito in “Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna”, il progetto speciale che il Comune di Bologna dedica alla figura dell'artista scomparso. In programma anche un ciclo filmico di video-danza, laboratori coreografici e performativi, residenze artistiche e incontri con il pubblico.