L'assessore ai Lavori Pubblici, Riccardo Malagoli, torna sul tema dell'appalto per l'assegnazione del servizio global per la manutenzione degli immobili comunali e dichiara:
“Il tema dell'appalto per l'assegnazione del servizio globale di manutenzione del patrimonio immobiliare del Comune è tornato nuovamente alla ribalta, questa volta per il nuovo sistema di controllo delle imprese e del loro operato che abbiamo inserito all'interno di questo contratto.
Voglio sfruttare questa occasione per spiegare in modo chiaro perché sono soddisfatto del risultato di questa gara d'appalto e, soprattutto, perché tale modello è un'innovazione. Ma vado per gradi. L'appalto prevede una spesa di oltre 155 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e 38,5 milioni per quella straordinaria per i prossimi 9 anni. Non abbiamo fatto ricorso all'appalto CONSIP perché le condizioni offerte da quell'appalto non erano in linea con le necessità dell'Amministrazione Comunale. Su questo, ho richiesto un incontro al Presidente dell'Autorità Nazionale Anti Corruzione, Raffaele Cantone.
Attraverso questa gara, che non puntava al massimo ribasso (così come definito dal protocollo appalti del Comune di Bologna firmato a luglio) ma al miglioramento del capitolato stesso, per la prima volta abbiamo costruito un bando che legasse la vittoria della gara a un investimento diretto sulla città. Il vincitore, infatti, grazie alla convenzione stipulata, investirà 12 milioni di euro per la riqualificazione energetica delle nostre scuole da attivare nei primi due anni di contratto, beneficio di cui potrà godere l'intera città. Diversamente, queste risorse non ci sarebbero.
Infine, l'altro punto che non può che migliorare i risultati di questo affidamento. Attraverso la gara è stato introdotto un sistema di controllo remoto delle imprese, per verificare al meglio la realizzazione delle opere da parte delle imprese appaltanti. Il sistema remoto prevede lo scatto di due fotografie, una prima e una alla fine dell'intervento, e la comunicazione del tempo impiegato. Non quindi un braccialetto elettronico o un GPS che controlla i singoli lavoratori, come erroneamente riportato da alcuni organi di stampa.
È un passo avanti importante in tema di trasparenza ed efficienza dei servizi: in questo modo il Comune può verificare l'operato delle aziende terze che hanno vinto l'appalto e quindi controllare al meglio la resa di un investimento di così ampia portata, oltre al fatto di poter mettere a disposizione dei cittadini questi materiali di verifica.
Quando si parla di appalti, conta sì come vengono scritti i bandi, ma soprattutto come si vanno poi a fare le verifiche sull'operato realmente svolto dalle aziende. Questo significa trasparenza e questo è quello che ci chiedono i cittadini".