Nuovo sistema tariffario per la refezione scolastica di Bologna con un servizio profondamente rinnovato, maggiore qualità e un risparmio di 3,5 milioni di euro per le famiglie.
Nei mesi scorsi il Comune ha deciso di affidare in appalto la gestione del servizio di refezione nel quinquennio 2015-2020, attraverso la cessione del ramo d'azienda e delle professionalità che vi operano.
Le caratteristiche del nuovo servizio di refezione scolastica sono state co-progettate insieme a genitori e insegnanti nell’ambito della Commissione Mensa Cittadina (CMC), grazie al prezioso lavoro di molti mesi che ha consentito di definire le “Linee di indirizzo per lo sviluppo del servizio”, sulla base delle quali il Consiglio comunale ha orientato la stesura del capitolato di gara, che ha modificato radicalmente il servizio e la sua qualità.
Nei giorni scorsi si è proceduto all’aggiudicazione definitiva dell’appalto all’ATI Gemeaz Elior e Camst, che si è aggiudicata il servizio proponendo un prezzo molto conveniente e introducendo diverse proposte migliorative del servizio. Tra queste una percentuale di bio superiore al 90% e molte materie prime anche di filiera corta locale, costanti rilevazioni del gradimento dei bambini, disponibilità a incontri con i genitori, un ricco programma di educazione ambientale e alimentare e significativi investimenti in nuove attrezzature e materiali.
Soddisfatto il sindaco Virginio Merola: "Abbiamo raggiunto un risultato straordinario grazie alla collaborazione dei genitori, abbiamo davvero co-progettato insieme il nuovo servizio di refezione scolastica. Per le famiglie si tratta di un risparmio annuo medio di 175 euro. La tariffa massima, che riguarda la maggior parte delle famiglie, passa da 6,70 a 5,20 euro, si tratta dunque di un consistente abbattimento. Abbiamo inoltre previsto molte fasce ISEE, quindi si tratterà di una riduzione generalizzata per tutti. Tutti pagheranno meno rispetto a prima, ma non solo: tutti avranno un migliore servizio. Per ottenere tutto ciò il Comune di Bologna ha stanziato 3,5 milioni di euro".