Il paradiso dei cinefili apre le sue porte: a Bologna torna il festival Il Cinema Ritrovato, 427 film in 8 giorni, dalle origini del cinema ai nuovi restauri, un viaggio nello spazio e nel tempo attraverso le immagini in movimento.
Anche quest'anno Cineteca di Bologna e il laboratorio L'immagine Ritrovata presentano, nell'ambito di bè bolognaestate 2015, da sabato 27 giugno a sabato 4 luglio i più bei capolavori della storia del Cinema proiettati in 5 diverse sale della città durante il giorno, e poi la sera sul grande schermo di Piazza Maggiore. Altissime le aspettative per questa nuova edizione, la XXIX, che rende omaggio in particolare alle immense figure di Orson Welles e Ingrid Bergman, nel centenario della loro nascita e che tra le molte novità ne annuncia una davvero straordinaria: il nuovo comitato scientifico del festival. Tra le molte personalità di rilevanza internazionale che lo compongono, ora è ufficialmente nel board del festival anche Martin Scorsese che con la sua The Film Foundation già da tempo collabora strettamente con la Cineteca di Bologna e il laboratorio di restauro L’Immagine Ritrovata.
Il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli commenta questa nuova edizione.
“Come affrontare un programma monstre di 427 titoli in 8 giorni? In primo luogo bisogna possedere una qualità essenziale, necessaria come il fiato per un maratoneta, la curiosità. Personalmente credo che il Cinema Ritrovato sia più avanti dell’epoca che stiamo vivendo, sia un sogno possibile che si materializza. Siamo tutti nel pieno d’un enorme cambiamento, di cui ancora ci rendiamo conto solo in parte. Siamo i primi esseri umani ad avere a disposizione la memoria in movimento di 120 anni. E come se i nostri nonni, alla fine del XIX secolo, avessero avuto a disposizione testimonianze filmate della rivoluzione francese o cinegiornali con le impressioni del pubblico alla prima del Don Giovanni. L’enorme patrimonio di immagini conservato nelle Cineteche e un continente che, nei prossimi decenni, potrebbe cambiare in maniera determinante il modo di pensare, di comunicare di noi tutti. Questo patrimonio può offrirsi ad una lettura confusa e superficiale, oppure essere interrogato con i giusti strumenti e consentire riflessioni nuove. Questo vuole essere il Cinema Ritrovato, un ‘motore di ricerca’, direale approfondimento, reso possibile dalle selezioni dei film presentati e dalle persone che hanno lavorato per mesi o per anni per renderne possibile la proiezione qui a Bologna”.