A quasi trent’anni dall’avvio dell’esperienza delle aree ortive cittadine e dopo un confronto con i Quartieri e con le associazioni che negli anni si sono impegnate nella gestione delle aree, l’Amministrazione comunale ha portato importanti innovazioni nelle modalità di richiesta di un orto e nei requisiti per l’assegnazione.
Le più significative novità introdotte sono:
- la definizione della quantità di rinnovi possibili dopo la prima assegnazione (pari a 3 anni): saranno possibili fino a tre rinnovi di durata triennale;
- l’innalzamento, da 60 a 65 anni per gli uomini e da 55 a 60 anni per le donne, dell’età che consente una priorità nell’assegnazione;
- la possibilità per il Quartiere di prevedere orti in gestione comune, al fine di promuovere un’orticoltura condivisa.
Sono stati inoltre precisati alcuni doveri o facoltà dell’assegnatario e meglio definite alcune attività in carico ai gestori o ai Quartieri.
Le modifiche, che tengono conto del rinnovato interesse della cittadinanza per l’orticoltura, sono volte a favorire l’utilizzo di un bene comune in maniera equa e rispettosa del desiderio di molti cittadini di sperimentare la coltivazione di un orto.
L’innalzamento dell’età che da diritto ad una priorità, è coerente con la volontà di mantenere la coltivazione dell’orto nel quadro delle proposte e delle iniziative rivolte alla popolazione anziana.
Dalla prossima graduatoria saranno quindi applicati i nuovi criteri a tutte le nuove richieste e alle richieste presenti nella graduatoria precedente che non hanno avuto assegnazione.
L’Amministrazione ha inoltre deciso, in fase di prima applicazione, per tutti gli assegnatari che hanno già avuto almeno un rinnovo, la possibilità di ulteriori tre rinnovi.