Le norme di distanziamento fisico per la prevenzione del coronavirus rendono quanto mai necessario poter utilizzare spazi aperti. Per questo il Comune di Bologna affianca ai normali interventi nelle aree pubbliche per contenere la proliferazione della zanzara tigre e di quella comune, già attivi dal 6 aprile, una nuova azione sperimentale rivolta ai cortili e aree verdi condominiali nel raggio di 100 metri dai grandi parchi cittadini. Di norma i trattamenti nei cortili condominiali sono a carico dei privati, ma in questo caso l'impegno del Comune va a potenziare la collaborazione necessaria dei cittadini per diffondere buone pratiche. Il progetto è partito il 3 giugno dall'area Ca’ Bura fino a Croce Coperta nel quartiere Navile, con un trattamento che utilizza prodotti efficaci e compatibili con l'ambiente, senza insetticidi in atmosfera, non solo nella parte pubblica del parco, ma anche nelle aree cortilive private vicine. Tocca poi ai Giardini Margherita da lunedì 8 giugno, dal 10 giugno al parco Parco del Ghisello nel quartiere Reno e dall'11 giugno al Parco John Lennon nel quartiere San Donato-San Vitale. I trattamenti si ripetono ogni tre settimane fino alla prima settimana di settembre. Il Comune sta informando con un volantino i residenti delle aree vicine a questi parchi, chiedendo di far accedere alle aree cortilive le squadre che eseguiranno un trattamento cadenzato ogni tre settimane fino a settembre, senza spese per il condominio. L'intervento viene eseguito dalla Biblion srl, impresa incaricata dal Comune, e prevede l'accesso unicamente alle aree cortilive: gli operatori sono dotati di tesserino di riconoscimento e non devono entrare per alcuna ragione nei singoli appartamenti. Le Guardie Ecologiche Volontarie e il Centro Agricoltura Ambiente (CAA) sono presenti a supporto anche con banchetti informativi nel parco.
Per informazioni: Call Center del Comune di Bologna (051203040) e Centro Agricoltura Ambiente (340 8139083).
Visto il successo della sperimentazione nel 2019, prosegue anche quest'anno in zona Bertalia l'impiego della nuova tecnica di immissione nell'ambiente di maschi sterili di zanzara tigre: sono innocui, non pungono e accoppiandosi con le femmine selvatiche, le rendono incapaci di deporre uova fertili e quindi ne bloccano la riproduzione. Sempre nell'area lungo via Zanardi, compresa tra le vie Agucchi, Bertalia, Selva di Pescarola e via del Pane, anche quest'anno vengono rilasciati tra i 50 e i 120 mila maschi sterili prodotti nell’allevamento del Centro Agricoltura Ambiente (CAA) di Crevalcore, con una cadenza settimanale dal giugno alla fine di settembre. L'intervento, affiancato al trattamento con prodotti biologici dei tombini nelle aree pubbliche e a quello nei cortili privati in collaborazione con i cittadini ha fatto riscontrare nel 2019 una riduzione della densità di uova fertili di zanzara tigre del 73%, confermando la validità dei nuovi metodi di prevenzione basati sulla lotta integrata biologica e sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione.