Dal 1 al 3 febbraio si tiene a Bologna Lesbicx, organizzato dall’associazione Lesbiche Bologna per la seconda edizione della Scuola di femminismo, all'interno del Patto di collaborazione per la promozione dei diritti delle persone LGBTQI.
"L'iniziativa rappresenta un contributo notevole al dibattito e all'approfondimento su temi complessi ancor aperti, come la riproduzione sociale, senza arroccamenti ideologici, ma all'insegna dell'apertura e dell'inclusione", sottolinea l'assessora alle Pari opportunità e Diritti Lgbt, Susanna Zaccaria.
Un programma di tre giorni per incontrarsi, discutere e rimettere al centro una soggettività lesbica che vuole essere inclusiva di tutte le soggettività considerate fino a poco tempo fa marginali e “non vere lesbiche”, come le donne con disabilità, quelle trans, le migranti, le persone non binarie che comunque si riconoscono nel lesbismo.
L’obiettivo è creare uno spazio di confronto in cui gli elementi più importanti siano la partecipazione di tutt*, la valorizzazione delle soggettività in assenza di gerarchie, con la presa di parola anche di chi solitamente non ha spazio per parlare, ma che il femminismo e il lesbismo li pratica sulla sua pelle. Senza per questo dimenticare i contributi importanti di autrici, filosofe e attiviste, ma anzi utilizzandoli tutt* insieme.
Si parte venerdì 1 febbraio con la tavola rotonda BolognaX: giorni di un futuro anteriore, che mette insieme molte realtà del mondo Lgbtqi+ bolognese, per cercare di riprendere i fili di un discorso comune e di trovare dei trait d’union. Sabato 2 febbraio sarà dedicato all’ascolto e al confronto con donne che, ognuna nella sua diversità, contribuiscono alla riflessione e all’avanzamento del pensiero e della cultura. Sono previsti molti interventi, da Francesca Talozzi, che “da 10 anni guarda il mondo da una sedia a rotelle”, ad Antonia Caruso, attivista trans femminista attiva da pochi anni ma già un punto di riferimento, da Liana Borghi a Lidia Cirillo, due tra le intellettuali lesbiche italiane più amate, con oltre 50 anni di militanza alle spalle. Domenica 3 febbraio, l'assemblea conclusiva aperta al centro delle donne con na suddivisione in piccoli gruppi e poi la restituzione pomeridiana.
Lesbicx sarà un'occasione per "capire il presente per immaginare il futuro e fare il punto tra inclusione e intersezionalità su una soggettività lesbica in divenire".