Come di consueto, Art City e Arte Fiera accendono il tessuto artistico e creativo della città e sono tanti gli appuntamenti in concomitanza con il programma ufficiale o in esso segnalati. E' questo il caso di pubbliCittà, un percorso che attraversa strade, piazze e interni bolognesi a cura di Serendippo, in collaborazione con i quartieri Santo Stefano e Navile, Tper, Apcoa e l’Accademia di Belle Arti. Sono stati selezionati 43 artisti in relazione con la storia decennale dell'associazione per interventi nello spazio pubblico sui temi: volti e persone, corpo e abitare. Gli interventi toccano vari luoghi per metterli in relazione: il parcheggio di piazza VIII Agosto, le ex biglietterie Tper in via Lame e in Fiera, spazio Off, piazza Aldovrandi - Rusco in collaborazione con l'Accademia e fondazione Rusconi -, la rotonda Gluck del Comunale, il centro civico Michelini in Corticella, il container 8 di piazza Verdi. Tra i nomi: Guido Calamosca, Giulio Rimondi, Matilde Soligno, i Fratelli Broche.
Il quartiere santo Stefano, oltre a ospitare molte iniziative di publiCittà, come la mostra Buio di Maria Paola Landini, accompagnata dalla video istallazione di Giulio Rimondi 100Tth window -al Baraccano dal primo febbraio-, propone iniziative frutto del rapporto tra quartiere e associazionismo creativo e culturale. Tra le altre, Texère, di Giuseppe Anthony Di Martino vincitore del Premio Zucchelli 2016, una mostra a cura di Riccardo Betti, al Baraccano dal 2 febbraio, mentre allo Sferisterio torna Impatto II, seconda parte dell'indagine sull'agonismo tra sport e arte, a cura di Elastico Faart e Aics, il 3 febbraio.