La montée de marche si ferma per qualche lungo istante. Esce dalle consuetudini delle parate di star e lascia salire una signora del cinema di ogni tempo: Emmanuelle Riva. Di nuovo a Cannes, dopo lo scorso anno per Amour di Michael Haneke.
A Cannes però lei c'era anche nel 1959 e presentava, assieme ad Alain Resnais, Hiroshima mon amour, un film straordinario, tratto dal capolavoro della scrittrice Marguerite Duras e destinato a segnare l’immaginario cinematografico mondiale.
E proprio di Hiroshima mon amour, primo lungometraggio di finzione di Alain Resnais, la Cineteca di Bologna e il laboratorio L’Immagine Ritrovata accompagnati da lei, Emanuelle Riva, hanno presentato lunedì 20 maggio al Festival di Cannes l'avvenuto restauro.
La spedizione a Cannes della Cineteca di Bologna era iniziata intanto venerdì scorso, con i restauri promossi dalla World Cinema Foundation di Martin Scorsese, che proprio al Festival di Cannes, nel 2007, ebbe il suo battesimo, nata per il recupero del patrimonio cinematografico di quello che lo stesso Scorsese definì in quell’occasione “neglected cinema”: Cannes Classics è stata quest’anno vetrina per il restauro del lungometraggio filippino Manila in the Claws of Light, diretto nel 1975 da Lino Brocka, e il mediometraggio senegalese Borom Sarret, realizzato nel 1969 dallo scrittore e regista Ousmane Sembène.
E in attesa di venerdì prossimo, per la proiezione del restauro di Lucky Luciano di Francesco Rosi, voluto dall’altra fondazione di Martin Scorsese "The Film Foundation", sono arrivati i ringraziamenti pubblici di uno dei più accaniti cinefili del mondo: alla proiezione del suo A Story of Children and Films, Mark Cousins ha infatti pubblicamente ringraziato la Cineteca di Bologna per il prezioso lavoro di restauro del patrimonio cinematografico.