Nel 1938 l'Italia fascista promulgava le sue leggi razziali. A differenza di quelle tedesche, in queste leggi non erano menzionati particolari provvedimenti contro gli omosessuali, nonostante si fosse tentato più volte di inserire nel codice penale articoli riguardanti questo tipo di comportamento.
«In Italia», infatti, «erano tutti maschi», attivi, virili e poco inclini a tali debolezze. Queste furono le parole con cui Mussolini liquidò ufficialmente la questione. Sappiamo invece che attraverso sanzioni del T.U. di Polizia fu attuata una fitta repressione.
Infatti dal 1938 al 1942 circa 300 omosessuali italiani vennero mandati al confino politico e comune nelle colonie di Ustica, Favignana,Tremiti e altri luoghi.
All'entrata dell'Italia in guerra i confinati furono rimandati indietro, ma dovettero scontare in anni di ammonizione la pena loro inflitta. Pochi ex-confinati omosessuali accettarono in seguito di parlare della repressione subita e i pochi che lo fecero preferirono nascondere la propria identità e il proprio volto.
La mostra "In Italia, sono tutti maschi" è tratta dal libro omonimo (a cura di Luca de Santis e Sara Colaone) che ispirandosi alla figura di uno dei testimoni della vicenda e sottoforma di graphic novel, ci guida in un toccante viaggio nella memoria.
Nel romanzo a fumetti infatti il lavoro di documentazione storica e di scrittura, accompagnato dal tocco lieve ma drammatico del disegno, ha il merito di aver riportato alla memoria una vicenda della storia italiana a lungo dimenticata, quale la persecuzione e il confino degli omosessuali durante il fascismo.
Il libro, tradotto in quasi tutta Europa, ha vinto il Premio Attilio Micheluzzi Comicon 2009 come miglior libro a fumetti ed è stato oggetto di mostre in molti città europee, fra cui Parigi, Berlino, Venezia, Amburgo, Helsinki.
La mostra è composta da una selezione di 14 tavole a fumetti messe a disposizione grazie alla collaborazione con il Comune di Pieve di Cento ed è visitabile nella Manica Lunga di Palazzo d'Accursio sino alla mattina del 30 giugno 2016.
L'esposizione è stata preceduta dall'iniziativa svolta in occasione della giornata mondiale contro l'omofobia al Centro Didattico delle Arti del Liceo “Arcangeli” grazie alla collaborazione tra Comune di Bologna – Pari Opportunità e tutela delle differenze, Arcigay Il Cassero e l'illustratrice Sara Colaone.
Credits
testi / Luca de Santis (Campobasso, 1978) è sceneggiatore, art-director, copy-writer, autore teatrale e radiofonico, è stato coautore dell'avanspettacolo Burlesque! con i cui testi ha vinto il Premio Massimo Troisi 2008 e ha collaborato con Comedy Central, MTV Italia e Endemol.
disegni / Sara Colaone (Pordenone, 1970) é autrice di fumetti e illustratrice. Ha collaborato con “Le Monde diplomatique”, “24Magazine”, “Internazionale”, “Rivista ll Mulino”, Zanichelli, Giunti Progetti Educativi, Pearson-PBM e Loescher. Insegna Fumetto e Illustrazione all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
http://saracolaone.blogspot.it/