Dal primo dicembre scatta il Piano Freddo con cui il Comune di Bologna, nei mesi invernali, assicura l’accoglienza notturna alle persona senza dimora. Il Piano Freddo 2020-2021, predisposto dal Comune e attuato da Asp Città di Bologna in collaborazione con il Consorzio l’Arcolaio, può contare anche su una nuova struttura di accoglienza da 30 posti individuata in via Campana. Il numero di posti per rafforzare l’accoglienza durante il Piano Freddo parte quest’anno da 234: sommati all’accoglienza ordinaria che Bologna mette a disposizione durante tutti i mesi dell’anno, si raggiunge la cifra di 600 posti a disposizione delle persone senza dimora. I posti nelle strutture sono stati rimodulati nel rispetto del distanziamento imposto dalla pandemia. Quest’inverno cade infatti in un periodo inedito e difficile nel quale anche il Piano Freddo dovrà rispondere alle misure imposte dall’emergenza sanitaria del coronavirus. A tutte le persone accolte verrà effettuato il tampone a cura del Dipartimento di Sanità Pubblica.
“Ringrazio prima di tutto tutte le persone coinvolte nel Piano Freddo di questo inverno 2020-2021 – afferma l'assessore a welfare e sanità, Giuliano Barigazzi –. Abbiamo conosciuto e affrontato la pandemia nei mesi scorsi e, forti di una prima esperienza, siamo pronti a ripartire. L’offerta di accoglienza strutturale viene arricchita come ogni inverno da un numero di posti che riteniamo sufficiente a rispondere alle necessità delle persone che in questo momento hanno bisogno di essere accolte. Il Piano Freddo è uno strumento dinamico ed è uno degli interventi più importanti che mettiamo in campo per contrastare l'emarginazione: lo stiamo affrontando nell'ottica del welfare di comunità. Abbiamo infatti iniziato a incontrarci con Asp, Terzo settore e società civile per riflettere sui bisogni di una città unica, composta dalle persone con e senza dimora. Da questo tavolo potrebbero già emergere progetti significativi da portare avanti all'interno delle strutture”.
Il Piano Freddo comincia il 1° dicembre 2020 e si conclude il 31 marzo 2021. In questo periodo viene assicurata l’accoglienza in un luogo protetto, dalle 19 alle 9, delle persone senza dimora. L’accoglienza nelle ore diurne all’interno delle stesse strutture utilizzate nelle ore notturne è garantita qualora scatti l’allerta della Protezione Civile per neve o freddo intenso. Di giorno, durante il Piano Freddo, è garantito un riparo nella fascia oraria 10-18 tutti i giorni dal lunedì al venerdì. L’accoglienza diurna avviene nei locali dei Laboratori di comunità su segnalazione di Città Prossima e delle strutture del Piano Freddo. Il sabato e la domenica l’accoglienza diurna è prevista nella sala multifunzionale del centro accoglienza Beltrame di via Don Paolo Serra Zanetti 2.
Oltre ai posti letto, sono previsti numerosi servizi messi a disposizione prevalentemente dal volontariato, coordinato da Asp Città di Bologna, come distribuzione di coperte, sacchi a pelo, bevande calde e generi di conforto a cui si aggiunge la somministrazione di pasti nelle strutture del Piano Freddo.
Piano Freddo 2020-2021: le regole imposte dalla pandemia
All’interno delle strutture, nel rispetto delle misure in vigore, viene garantito il distanziamento sociale e tutti gli operatori e ospiti sono dotati dei dispositivi di protezione (mascherine, guanti e gel disinfettanti). Si comincia con 234 posti letto, ma nel caso si verifichino situazioni di emergenza, il servizio di Pronto Intervento Sociale (Pris) potrà reperire posti letto aggiuntivi. A tutte le persone accolte verrà effettuato il tampone a cura del Dipartimento di Sanità Pubblica. Il Servizio di Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta di ASP Città di Bologna, inoltre, fa parte della task-force Covid vulnerabili, istituita per integrare le azioni mirate alla gestione dell’emergenza sanitaria. Sono stati organizzati numerosi corsi di formazione rivolti agli operatori delle strutture, trattando temi come misure di prevenzione e diffusione del contagio, utilizzo dei dispositivi di protezione individuali e gestione di casi complessi. In occasione di sopralluoghi nelle struttura di accoglienza, in raccordo con il dipartimento di Sanità Pubblica e Dipartimento di Cure Primarie, sono stati eseguiti vaccini anti-influenzali su base volontaria. Inoltre, è stato implementato un piano d’azione da attivare in caso di sospetto positivo presso le strutture e, successivamente, in caso di confermata positività.
Piano Freddo 2020-2021: come si viene accolti
Anche quest’anno per essere accolti non ci si presenta direttamente nelle strutture, perché gli operatori di Città Prossima-Help Center lavoreranno in modalità mobile, con uscite in strada, dal 1° dicembre 2020, tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18, il sabato, la domenica e i festivi dalle 15.30 alle 18. Essendo attiva la modalità mobile, rimane chiuso lo sportello di Città Prossima-Help Center in via Albani 2/2.
Chi ha bisogno di un posto dove dormire può anche contattare gli operatori componendo il numero telefonico 373 7566997 dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 16.30, il sabato, la domenica e i festivi dalle 15.30 alle 18. Questa modalità permette di intercettare in maniera capillare ed efficace le persone che vivono in strada. A un primo colloquio telefonico seguirà un contatto in strada con l'obiettivo di rispondere in tempi brevi alle necessità evidenziate dalle persone.
Oltre alle associazioni di volontariato, anche i singoli cittadini possono collaborare con gli operatori del Piano Freddo. Anche quest’anno è attiva la casella di posta elettronica instrada@piazzagrande.it gestita dagli operatori di Città Prossima-Help Center. L’email è a disposizione di tutti coloro che vogliono segnalare eventuali situazioni di disagio in strada.
L’Unità di Strada rimane sportello di riferimento esclusivo per le persone con tossicodipendenza. Il servizio si trova in via Polese 15/A ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.30.
Per garantire dal 1° dicembre l’accoglienza alle persone più fragili, Città Prossima-Help Center e Unità di strada, in raccordo con ASP Città di Bologna, stanno curando la raccolta delle pre-segnalazioni da parte dei servizi sociali territoriali, servizio sociale bassa soglia, protezioni internazionali, servizio dipendenze patologiche, servizio sociale disabili, servizi del privato sociale.
I posti disponibili alla partenza del Piano Freddo 2020-2021
Si comincia con 234 posti, aggiunti a quelli strutturalmente presenti in città. Ecco dove si trovano:
- 30 posti (uomo) Casa del Riparo Notturno Massimo Zaccarelli (ex Siproimi), via del Lazzaretto 15;
- 1 posto Rifugio Notturno, via del Gomito 22, con possibilità di ospitare cani nella zona esterna attrezzata;
- 50 posti (uomo e donna) Casa Willy, via Pallavicini 12;
- 30 posti (uomo) Vis, via Dino Campana 3;
- 35 posti (uomo e donna), Centro G.Beltrame, via Don Paolo Serra Zanetti 2;
- 25 posti (uomo) Villa Serena, via della Barca 1;
- 25 posti (uomo) Fantoni, via Fantoni 15;
- 8 posti (uomo e donna) nei moduli abitativi in via del Lazzaretto 15;
- 10 posti (uomo e donna) Centro Rostom, via Pallavicini 12;
- 5 posti Pris in strutture dedicate.
A questi si aggiungono altri posti letto messi a disposizione durante il Piano Freddo dalle parrocchie cittadine che si sono rese disponibili, grazie alla sinergia tra ASP Città di Bologna e l’Arcidiocesi di Bologna:
- 3 posti (uomo) Parrocchia San Bartolomeo della Beverara, via della Beverara 90;
- 2 posti (uomo) Parrocchia Santa Rita, via Massarenti 418;
- 2 posti (uomo) Parrocchia San Donnino, via San Donnino 2;
- 2 posti (coppia) Parrocchia San Girolamo dell’Arcoveggio, via Fioravanti 137;
- 6 posti (uomo) Sant’Egidio, Galleria Acquaderni (da gennaio 2021).
Il ruolo del volontariato
La realizzazione di tutte le attività, dall’accoglienza alla distribuzione dei pasti fino alle uscite in strada, anche quest’anno non può fare a meno della significativa collaborazione delle associazioni e organizzazioni di volontariato del territorio. La Pubblica Assistenza Croce Italia sarà anche quest’anno accanto agli operatori durante le uscite in strada, mentre la distribuzione dei pasti nelle strutture di accoglienza è curata dalle associazioni di volontariato cattolico coordinate da Caritas. La modalità individuata da Asp è a tutela della salute di tutti: i pasti, già suddivisi in porzioni singole, devono essere consegnati dai volontari agli operatori all’esterno della struttura; saranno poi gli operatori a distribuire i pasti agli ospiti all’interno della struttura.
Formazione per aspiranti volontari
Chi è una persona senza dimora? Io cosa posso fare? Per volontari e aspiranti volontari, Città Prossima-Help Center ha promosso a dicembre un corso di formazione online con l'obiettivo di consolidare e allargare la rete di sostegno e di fornire le basi tecniche e le prime indicazioni per potersi relazionare ad adulti in condizione di grave marginalità.