Al via la nuova organizzazione del sistema di servizi integrati a sostegno della domiciliarità: assistenza domiciliare, servizio pasti, centro diurno e ricovero temporaneo di sollievo. Lo scopo è quello di assicurare adeguatezza di servizi, dignità e sicurezza alle persone che, pur restando al proprio domicilio, necessitano di assistenza, è inoltre un modo concreto e veloce per dare aiuto e supporto ai loro caregiver.
"Grazie a questa nuova logica di integrazione, afferma l'assessore Luca Rizzo Nervo, saranno creati dei profili assistenziali ad hoc in gradodi rispondere meglio a dei bisogni specifici". I mutamenti sociali che caratterizzano la società contemporanea da tempo stanno mettendo in discussione le modalità di organizzazione e gestione degli interventi e servizi sociali e socio-sanitari a favore di persone anziane non autosufficienti. L'allungamento della speranza di vita e il conseguente invecchiamento della popolazione hanno provocato l'incremento della domanda di aiuto da parte degli anziani e dei loro caregiver.
Il Comune di Bologna vuole privilegiare interventi a sostegno della domiciliarità riconoscendone il valore aggiunto rispetto al ricovero in struttura residenziale dell'anziano non autosufficiente e per questo ha organizzato un sistema di servizi a sostegno della domiciliarità, in collaborazione con ASP città di Bologna e Ausl Distretto di Bologna. In ognuno dei tre enti coinvolti esisterà un punto di accesso, la novità consiste nel costruire, subito dopo l'ammissione, un'unica linea d'intervento sulla domiciliarità che comprenderà diversi servizi.
Questa modalità organizzativa è stata già sperimentata per alcuni mesi nei quartieri Borgo Panigale, Reno e Savena ed è stata implementata nel mese di maggio 2014 su tutto il territorio cittadino. In questo modo si semplificheranno i processi di valutazione e ammissione alle prestazioni, si creerà un profilo di assistenza a 360° che non sarà più focalizzato sula singola prestazione, gli interventi saranno personalizzati e si adegueranno in relazione al mutare del bisogno (aggravamento, necessità di ricovero di sollievo, ecc.). Si terranno inoltre presenti le prestazioni acquistate privatamente dal cittadino nel valutare le integrazioni degli interventi dei servizi sociali e sanitari territoriali al fine di poter razionalizzare al meglio le risorse e avere la possibilità di ampliare la platea dei possibli beneficiari.