Per conoscere il fenomeno dell’omo-bi-lesbo-trans-fobia occorre misurare l’impatto che ha nella società e nella sfera privata di ognuno di noi. Per questo nasce Hate Crimes No More, un progetto di documentazione dei crimini d’odio motivati da omofobia, lesbofobia, bifobia e transfobia, realizzato dal Centro Risorse LGBTI, con il supporto del Comune di Bologna nell’ambito del Patto generale di collaborazione per la promozione e la tutela dei diritti delle persone e della comunità LGBTQI nella città di Bologna e del programma "Creating Opportunities" di Ilga Europe.
“Il Centro Risorse Lgbti - afferma l'assessora alle Pari Opportunità Susanna Zaccaria - si distingue da sempre nel nostro territorio per il suo prezioso lavoro di ricerca. È fondamentale per noi amministratori e per tutta la città avere dei dati documentati sulla violenza omo-transfobica. Tante volte sappiamo che le persone sono esposte a questo tipo di discriminazione, ma non sappiamo “quante volte” e in che luoghi succede. Avere dei dati reali permette di contrastare il fenomeno, di combattere gli stereotipi e le sottovalutazioni del rischio”.
L'omofobia e la transfobia sono invisibili anche perché non esistono raccolte di dati sull'omofobia in Italia. Da quanto osserva il Dipartimento di Salute Pubblica emerge che i suicidi di giovani lesbiche, gay, bisessuali e trans, legati alla discriminazione omofobica in modo più o meno diretto, costituirebbero il 30% di tutti i suicidi adolescenziali, ma nessuna raccolta o ricerca specifica è mai stata condotta sul fenomeno.
La campagna Hate Crimes No More, attraverso un video e una campagna grafica con i volti dei testimonial, persone LGBTQ, attiviste e attivisti impegnate e impegnati in diverse associazioni (MIT, Gruppo Trans Bologna, Arcigay), promuove la raccolta delle storie di omofobia in tutto il territorio nazionale.
Inoltre, per conoscere l’ampiezza e le caratteristiche del fenomeno, fino a dicembre 2019 il Centro Risorse LGBTI raccoglierà le segnalazioni tramite un questionario on line anonimo, compilabile, in modo semplice e accessibile, in 3 minuti, nel pieno rispetto della privacy. L'obiettivo è raccogliere un numero di dati sufficiente a darne una lettura statisticamente rilevante e a descrivere i tratti principali del fenomeno. I dati prodotti saranno a disposizione delle realtà che si occupano di Advocacy per i diritti LGBTQI.