La XVI Giornata Europea della Cultura Ebraica è dedicata a Ponti & AttraversaMenti e Bologna ha scelto simbolicamente un ponte, sulla nuova piazza tra le vie Carracci e Matteotti, per ambientare il suo Memoriale della Shoah. Per l'assessore all'Urbanistica, Patrizia Gabellini, "l'intento comune dell'iniziativa è di fare del Memoriale un pezzo di città, un luogo di transito e un ponte, appunto".
Domenica 6 settembre dalle 10.30 la giornata sarà aperta in Salaborsa con la presentazione del programma e, alle 11, dall'inaugurazione della mostra Tzachor/Ricorda - fino all'8 ottobre - per presentare alla città il progetto vincitore e gli altri due finalisti del concorso internazionale promosso lo scorso gennaio dalla Comunità Ebraica di Bologna con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, il supporto di Comune, Ordine degli Architetti, Ferrovie dello Stato, per costruire un luogo che possa mantenere viva la memoria della Shoah. All'inaugurazione parteciperanno il Sindaco Virginio Merola, Daniele De Paz, Presidente della Comunità Ebraica di Bologna, Annie Sacerdoti, Consigliere Fondazione Museo Ebraico di Bologna e Rav Alberto Sermoneta, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Bologna.
Gli eventi culturali coinvolgono il Museo Ebraico e la Sinagoga che si aprono alle visite guidate in vari momenti della giornata, come le strade dell'ex ghetto. Alle 12, al Museo ebraico, inaugura la mostra di Elisabetta Necchio, Terre e promesse, dedicata al dialogo tra ebraismo, islam e cristianesimo, come il dibattito tra esponenti delle tre religioni monoteiste che si tiene in Sinagoga.
Tanti i momenti di musica, con Klezmer music: un ponte di note, a cura del Conservatorio di Bologna, alle 10.30 al Museo e alle 15.30 in Sinagoga, e l'inaugurazione di sabato 5 settembre - altre date l'8 e 10 settembre, alle 21 - del Jewish Jazz, che si terrà nel cortile del Museo Ebraico con protagonisti come Jamie Saft, Gabriele Coen, Enrico Fink e Zeno de Rossi.
Per chiosare il tema delle iniziative di quest'anno, la direttrice del Museo Ebraico, Roberta Maugeri, cita una frase del Maestro hassidico Rabbi Nachman di Breslav: "il mondo è come un ponte molto stretto che si deve attraversare senza avere alcuna paura".