Bologna si candida ad essere una delle prime città italiane dotata di un’infrastruttura in fibra ottica, grazie al progetto sperimentale sviluppato da Metroweb Italia per la realizzazione di una rete a banda “ultra larga” sul territorio comunale.
Il progetto consentirà la creazione di un’infrastruttura che verrà messa a disposizione di tutti gli operatori di telecomunicazioni interessati ad offrire servizi sul territorio. La rete a banda ultra larga sarà un nuovo asset strategico che potrà conferire competitività al sistema territoriale della città e si auspica che la sperimentazione, avviata in due aree della città, possa essere estesa all’intero territorio metropolitano.
I quartieri interessati in questa prima fase saranno Navile, San Donato, Santo Stefano e Savena. "Abbiamo scelto questi quartieri, afferma l'assessore Matteo Lepore, non solo per le caratteristiche urbanistichema anche perché diverse start-up vi stanno prendendo sede accanto ai numerosi insediamenti produttivi già esistenti che potranno quindi godere dei vantaggi di questa infrastruttura. La banda ultralarga arriverà finalmente nelle residenze e nelle imprese della città e si parte dalle zone più popolari".
Il Comune di Bologna avrà il ruolo di facilitatore dei processi di realizzazione. Sarà messo a disposizione uno strumento innovativo: il Catasto Elettronico del Sottosuolo, un database contenente il censimento delle infrastrutture tecnologiche esistenti e idonee per il progetto, che consentirà la contrazione di tempi e costi per la realizzazione delle opere. Il modello adottato prevede la connessione in fibra ottica inizialmente di 40.000 unità immobiliari [FTTH Fiber-To-The-Home].
L’adozione della piattaforma tecnologica per il catasto delle reti ha anticipato, di fatto, quanto previsto nel Decreto “Destinazione Italia”, recentemente emanato dal Parlamento Italiano.
La realizzazione di reti a banda ultra larga rappresenta oggi l’infrastruttura necessaria per garantire comunicazioni veloci, così come per i trasporti lo sviluppo della infrastruttura autostradale.
L’Agenda Digitale Europea, e l’Agenda Digitale Italiana, riconoscono che la realizzazione di infrastrutture di rete a banda ultra larga è una componente strutturale funzionale allo sviluppo sociale ed economico del Paese e nelle direttive dell’Agenda Digitale è prevista la disponibilità di una connettività internet a 30 Mbps al 100 per cento dei cittadini e a 100 Mbps al 50 per cento della popolazione entro il 2020.