Dal 29 marzo al Museo Civico Archeologico di Bologna si potrà visitare "Ex Africa. Storie e identità di un arte universale". La mostra, prodotta da CMS Cultura e curata da Ezio Bassani e Gigi Pezzoli, con il contributo di studiosi italiani e stranieri è promossa da Comune di Bologna e Istituzione Bologna Musei e resterà allestita fino all'8 di settembre.
"Bologna ha da sempre cercato di instaurare rapporti con il mondo e di costruire un messaggio universale di cittadinanza e di libertà - afferma l'assessore alla cultura e promozione della città Matteo Lepore - . Se oggi siamo la città che ospita questa grande mostra sull'Africa è perché abbiamo contribuito a mantenere aperto un varco che oggi vogliamo utilizzare, quello del dialogo e della riscoperta delle nostre radici. Per noi "Ex Africa" è una grande occasione di impegno oltre che di approfondimento su arte e cultura africana, vorrei che fosse visitata da tanti bambini e ragazzi e ringrazio CMS Cultura per aver realizzato proprio qui a Bologna questa operazione culturale e l'Istituzione Bologna Musei per averla ospitata in quello che consideriamo uno degli spazi espositivi più belli e articolati della città".
Per la varietà dei temi trattati, "Ex Africa" è l'esposizione dedicata all'arte africana più ampia mai organizzata in Italia, nella quale si spazia da testimonianze su culture millenarie, fino alla produzione degli artisti contemporanei. In mostra sono documentati i diversi sguardi con i quali l’Occidente si è posto dinnanzi alle espressioni plastiche dell’Africa: dall’antico collezionismo di curiosità esotiche alla pura estetica, dal significato rituale e religioso di queste manifestazioni, fino al superamento di vecchi preconcetti di un’arte anonima e senza tempo.
L'esposizione è articolata in più sezioni che sviluppano temi specifici come la qualità formale espressa in opere di grande e piccola dimensione, gli oggetti antichi di celebri regni africani, le maschere e le figure rituali e di potere. Anche le nuove frontiere della ricerca sull’arte africana sono ampiamente rappresentate, dagli studi sulle manfestazioni più antiche all'identificazione dei segni distintivi dei "maestri”, fino all’estetica “diversa” del vodu, un’arte accumulativa impregnata di sacralità che prelude con il suo persistente divenire agli esiti artisticiartisti contemporanei pure presenti in mostra.
"Ex Africa" ci presenta l'Arte africana, non documenti etnografici o manufatti di artigianato, ma le creazioni degli artisti dell’Africa Nera - ovvero della regione che si estende a sud del Sahara - opere che hanno dovuto aspettare il XX secolo e in particolare il secondo dopoguerra, per affermare la loro valenza artistica entrando, senza pregiudizi e condizionamenti etnografici, nell’universo delle arti tout court, alla pari di tutte le altre manifestazioni artistiche, contribuendo così ad accrescere il patrimonio culturale dell’intera l’umanità.