Nella Sala del Consiglio di Palazzo d'Accursio, in contemporanea con tutte le Regioni e Province autonome italiane, è stato presentato, il Dossier statistico immigrazione 2016, realizzato dal Centro Studi e Ricerche IDOS in collaborazione con l'UNAR, in partenariato con la rivista Confronti e con il sostegno dei fondi 8X1000 della Chiesa Valdese.
Un rapporto a cui hanno lavorato ricercatori ed esperti delle migrazioni di tutta Italia, con l'obiettivo di proporre uno strumento di diffusione e analisi dei principali dati statistici sul fenomeno migratorio in Italia, declinandolo anche nella sua dimensione regionale e locale.
L'attuale scenario rappresenta una sfida che richiede una grande preparazione e il superamento di visioni parziali e pregiudiziali, "e lo sguardo sui numeri - afferma l'assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo - ci dice tante cose, è un modo per sfatare i tanti luoghi comuni legati ai fenomeni migratori e ci permette di fare una riflessione informata che deve prevalere sull'enfasi interpretativa che talvolta emerge quando si parla di migranti e migrazioni. Un esempio su tutti: spesso si sente dire che la migrazione è un fenomeno che toglie risorse agli italiani. Ebbene: forse non tutti sanno che gli stranieri versano nelle casse dello Stato 11 miliardi di contributi previdenziali che stanno pagando ora 700 mila pensioni di cittadini italiani".
Da qui parte quindi anche la riflessione su quelli che sono i dati sulla presenza di richiedenti asilo nel territorio della città metropolitana di Bologna e sul sistema di accoglienza dell'intera area metropolitana che attualmente conta un totale di 1853 posti di cui 414 in strutture di primo arrivo e accoglienza (334 posti presso l'Hub di via Mattei e 80 presso l'Hub per Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) di via Siepelunga) e 1439 posti suddivisi in Centri di Accoglienza Straordinari (1064 posti), Sprar adulti (223) e Sprar MSNA (152) per un totale di circa 90 strutture coinvolte, più i posti messi a disposizione dal progetto Vesta.
Delle circa 29 mila persone arrivate in Regione da luglio 2014, forte è la presenta di Nigeriani e D'Avoriani ma anche di richiedenti asilo provenienti da Guinea, Eritrea, Mali e Gambia con un'età prevalentemente compresa tra i 19 e i 35 anni.
"Bologna fa uno sforzo straordinario - conclude l'assessore Rizzo Nervo - uno sforzo che però non ci fa sentire arrivati ma che ci rafforza anche nell'impegno di coinvolgere altri Comuni italiani, perché distribuire i posti consentirebbe, non solo una migliore programmazione su arrivi e accoglienza, ma anche la possibilità di condividere con la popolazione una maggiore comprensione dei meccanismi di accoglienza. Questo deve essere uno degli obiettivi degli amministratori locali".